Numeri straordinari per il Beer&Food Attraction, the eating out experience show, che si è tenuto alla Fiera di Rimini dal 19 al 22 febbraio, con 600 brand presenti e 114 buyer provenienti da 36 Paesi. Le filiere food&beverage italiane e internazionali hanno risposto con un +12% di visite professionali totali rispetto all’edizione pre-pandemia del 2020 e con un +30% di visite dall’estero, sempre sul 2020, da 85 paesi, tra i quali Germania, Romania, Spagna, Francia, Regno Unito, Polonia, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera e Stati Uniti. In questo contesto, si è svolta con successo la dodicesima edizione dell’International Horeca Meeting 2023, un’occasione preziosa di incontro e confronto per le imprese del settore e per tutti gli stakeholders.
“La risposta post pandemica del mercato dell’Horeca è stata importante, i numeri lo dicono chiaro, in quanto a dicembre 2022 il fatturato registrava un aumento del 17% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo dato rappresenta un riscontro della voglia degli italiani di tornare a valorizzare il fuori casa”, ha dichiarato Antonio Portaccio, Presidente di Italgrob, la Federazione Italiana dei Distributori Horeca, unica associazione nazionale di riferimento per il settore della distribuzione nel canale Horeca – acronimo di Hotel, Restaurant e Café – che comprende tutto il circuito dei consumi “fuori casa”.
In particolare, il comparto dei Distributori Bevande ha chiuso il 2022 con un risultato positivo sia rispetto al 2021, ancora condizionato dalle dinamiche della pandemia, ma soprattutto rispetto al 2019, benchmark per tutte le analisi di settore, registrando una crescita del 17% a valore. Molti i fattori che hanno contribuito a questa crescita straordinaria: dall’eccezionale stagione metereologica, la più calda di sempre e tra quelle a più basse precipitazioni degli ultimi 40 anni, alla ripresa molto vivace del turismo (il 90% degli Italiani rimasti in Italia per le vacanze e la ripartenza del turismo estero) e agli effetti dell’inflazione. A volumi la crescita è stata del 9%, l’inflazione ha contribuito per il 6,4% e infine un ulteriore incentivo al segno positivo è stato dato dal mix (circa del 2%), con spostamento delle vendite verso categorie a più alto valore unitario (alcolici, vino, bollicine).
“Non possiamo aspettarci lo stesso livello nel 2023 – ha spiegato Portaccio – con un indebolimento della domanda in un contesto recessivo caratterizzato da un’inflazione tangibile, la previsione è di una stabilizzazione verso il basso dei numeri di crescita del 2021, con un contributo inflattivo di circa 4,2% e una riduzione di volumi di poco più del 5% come effetto rimbalzo sul 2022, che è stato un anno eccezionale per condizioni socio-ambientali. Un’estate difficilmente ripetibile soprattutto per i volumi del mondo dell’acqua minerale e delle bevande gassate”.
Inoltre, come sottolineato da Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrob: “Dalle previsioni economiche per il futuro emerge una forte incertezza, anche se è stata scongiurata una grande crisi recessiva. Tuttavia, siamo tutti i giorni in prima linea nell’affrontare questa impennata dell’inflazione che sta incidendo negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie italiane. Nonostante questo, il mercato dimostra una certa vivacità e reattività: le persone preferiscono privarsi di altri beni piuttosto che dell’esperienza del fuori casa per cui c’è un cauto ottimismo“.
Durante l’International Horeca Meeting 2023 è stato presentato il Secondo Rapporto Italgrob-Censis dal titolo ‘Nuove sfide per la distribuzione: Horeca e il fuori casa. Una più alta qualità della vita per una società più sostenibile’, in cui è emerso che il 92,9% degli italiani ha dichiarato che lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita italiano e il 47,3% quando esce la sera si reca in locali pubblici e, in particolare, in quelli nei territori della Movida. Grande attenzione da parte degli italiani anche per la sostenibilità ambientale: il 91,1% delle persone apprezza molto i locali che comunicano in modo trasparente le pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero. Farsi riconoscere come green, non a parole ma con i fatti, è oggi una sfida importante per gli operatori del fuori casa e della Distribuzione Horeca. Le pratiche anti-spreco sono particolarmente apprezzate dagli italiani, se si pensa che oltre il 57% dei giovani è pronto a portarsi via dal ristorante gli alimenti avanzati dai pasti.
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