Una oscura birra cinese sembra aver scavalcato la Bud Light americana dalla posizione di vertice nella classifica delle marche di birre più vendute al mondo. Alcuni autorevoli osservatori di mercato affermano che la marca Snow Beer, nata negli anni ’90 e facente capo alla CR Breweries (joint venture tra il gruppo SABMiller e la China Resources Enterprise), abbia superato o stia per superare in termini di vendite la celebre Bud Light del gruppo americano Anheuser-Busch (ora AB-InBev)
In Canadean, uno dei più importanti istituti internazionali di ricerca nel settore beverage, confermano che Snow Beer con 51,2 milioni di ettolitri di birra consumati nel 2007 abbia già superato Bud Light che ne avrebbe consumato 48,4 milioni di ettolitri. Un’altra società di ricerche, la Plato Logic, afferma invece che Bud Light con 51,8 milioni di ettolitri venduti nel 2007 rimane al vertice della classifica mondiale, contro i 51,2 milioni di ettolitri della Snow Beer. La China Resource Breweries, produttrice di Snow Beer, ha intanto precisato che nel 2008 i volumi di Snow Beer sono cresciuti del 18%. Naturalmente Bud Light, in quanto consumata quasi esclusivamente sul mercato americano, di certo non può avere avuto la crescita della rivale cinese.
Alla luce di queste tendenze gli analisti di Euromonitor dicono che, indipendentemente dai tempi, la marca cinese è destinata inevitabilmente a diventare la più grande marca di birra al mondo. Ma in Anheuser Busch non ci stanno a perdere il titolo di “King of Beers” e sottolineano che Snow Beer è un family-brand che comprende diverse marche e, quindi, anche Bud Light dovrebbe essere considerata unitariamente alle altre marche della famiglia Bud-Budweiser, le cui vendite totali superano i 90 milioni di ettolitri venduti.
Lo sviluppo di Snow Beer ha dell’incredibile. La produzione di Snow era solo un decimo di quella attuale appena sei anni fa, quando la marca cominciò a crescere impetuosamente attraverso una strategia di espansione distributiva territoriale per coprire tutte il territorio cinese, diventando ben presto l’unica marca cinese a carattere nazionale su un mercato notoriamente frammentato a livello regionale. Anche se i cinesi bevono meno birra degli americani e degli europei, la Cina è diventato il più grande mercato birrario al mondo e, secondo Euromonitor, nel corso degli ultimi sei anni i consumi sono cresciuti con tassi a due cifre. Il rapido sviluppo di Snow evidenzia le potenzialità di consumo di quest’area. Ma i prezzi mass-market della Cina impongono margini ridottissimi rispetto agli altri paesi: i margini medi in Cina sono di appena due dollari per ettolitro, contro i 50 in Europa e gli 80 negli USA. Non a caso SabMiller afferma che la birra Snow contribuisce al 30% dei propri volumi di vendita ma solo per il 5% in termini di profitto.
SabMiller e China Resourches stanno ora premendo per costruire un più alto livello d’immagine, ponendo l’accento sulla qualità e cercando di attrarre i consumatori più affluenti, che rappresentano un target con un grande potenziale di crescita. Snow è in competizione con rivali quali Tsingtao, che, anche grazie alla storica presenza di Anheuser Busch nel proprio azionariato, ha oggi un marchio di grande riconoscimento, tra l’altro esportato in molti paesi esteri, tra cui USA. Snow, marchio molto più giovane, ha invece ancora bisogno di un grande e lungo lavoro di marketing. Ma la battaglia a livello del primato mondiale proseguirà con l’americana Bud. Dopo l’aggregazione Budweiser con InBev, il marchio Bud Light probabilmente verrà sviluppato anche al di fuori del mercato USA, grazie alla rete distributiva internazionale di InBev, ma anche Snow ha ambizioni di espandersi fuori del mercato cinese, grazie all’appoggio distributivo delle varie filiali e controllate SabMiller nel mondo.
Fonte: The Wall Street Journal on line online.wsj.com/article/SB122107266854220265.html
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