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La distribuzione ingrosso nell’Horeca, facente capo ad oltre 3.000 aziende di distribuzione, rappresenta una cerniera decisiva tra l’industria produttrice di food & beverage e gli oltre 300mila luoghi di consumo tra bar, ristoranti, hotel, gelaterie & pasticcerie, chioschi, discoteche ecc. cioè il mondo del fuori casa che, secondo varie stime (Fipe, Tradelab, Progettica, …), ha raggiuto un valore complessivo al consumo tra gli 80 e i 90 miliardi nel 2022.

 

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MODALITÀ DI RIFORNIMENTO FOOD & BEVERAGE ALL’HORECA

Secondo i dati presentati da Progettica ad un recente work shop del consorzio CDA, i punti di consumo dell’Horeca si riforniscono in gran parte attraverso i distributori ingrosso tradizionali. Più in dettaglio le modalità di rifornimento all’Horeca avvengono come segue:

· Dai distributori ingrosso tradizionali a 77,5%

· Dai cash & carry/iper a 9,3%

· Direttamente dai produttori a 6,1%

· Altri canali a 7,1%

 

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RIPARTIZIONE FATTURATO BEVERAGE DEI DISTRIBUTORI INGROSSO SULL’HORECA

Sempre secondo l’analisi di Progettica, nel 2022 l’universo dei principali 2.000 grossisti bevande ha realizzato un fatturato di circa 6,4 miliardi di euro. di cui il 74% frutto delle loro vendite all’Horeca. E quanto incide il fatturato beverage per i grossisti italiani? Progettica fornisce queste indicazioni (vedi grafici sottostanti).

Leggendo i dati presentati da Progettica, il vino sta erodendo quote, in particolare, alla birra, mentre notevole è la crescita degli spirits trainati (ormai da alcuni anni) dal fenomeno della mixology, che sta coinvolgendo sempre di più le generazioni più giovani. In crescita anche il settore bibite e acque minerali, mentre perdono quota i succhi e gli aperitivi, oltre alla birra.

Per accedere al documento completo CDA/Progettica.

INDICAZIONI PROSPETTICHE SUI CONSUMI HORECA

Dopo le restrizioni del periodo pandemico sono ripresi i consumi nell’Horeca e quindi anche le vendite dei distributori ingrosso. Secondo la recente  analisi Censis/Italgrob 2023, gli italiani torneranno con la stessa o con maggiore frequenza del pre-pandemia:

· il 71,1% a fare colazione nei bar, pasticceria ecc.,

· il 68,9% a mangiare e bere insieme ad altre persone nei ristoranti, trattorie ecc.,

· il 65,9% a prendere aperitivi, apericene e a bere e mangiare qualcosa presso wine bar, enoteche, brasserie.

· frequenteranno di più del pre-pandemia i luoghi del fuori casa il 21,7% degli italiani, addirittura il 40,9% tra i giovani.

La voglia di convivialità fuori dalle mura domestiche resta forte e per il 57,9% degli italiani, finita la pandemia, non avremo più paura degli assembramenti nei locali. Nella estrema varietà di eventi e situazioni di convivialità, di volta in volta gli italiani scelgono luoghi e modalità con cui trascorrerli. In caso di pranzi o cene:

· il 52,2% opta per gli esercizi pubblici,

· il 38% per restare in casa cucinando,

· il 9,8% per restare in casa ricorrendo al food delivery con consegna del rider.

 

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In caso di aperitivi invece:

· il 65% opta per gli esercizi pubblici,

· il 27,3% per organizzarli in casa propria,

· il 7,7% di farsi consegnare il cibo e bevande in casa tramite il food delivery.

Per accedere al documento completo Censis/Italgrob 2023.

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