Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo. La triade vincente dell’Abruzzo, che non si è mai lasciata sedurre dai vitigni internazionali, anche quest’anno registra ottimi risultati in nome di una produzione in grado di restituire il profilo di un territorio estremamente vario.
Regione di grandi numeri e, da tempo, anche di grande qualità. L’apripista è il Montepulciano d’Abruzzo, la seconda tipologia italiana, ma anche Trebbiano, Cerasuolo e i rampanti autoctoni fanno la loro parte. Tradizionalmente poco sensibile al fascino dei vitigni internazionali a favore della riconoscibilità territoriale capace di tradurre la grande varietà ambientale abruzzese: ghiacciai, colline, spiagge. In aumento i premiati, in crescita la qualità, con la spiccata predilezione verso un’enologia più contenuta e minimale, oltre che – come abbiamo imparato in tanti anni – naturale e tradizionale prima di tante tendenze attuali. Grandissimi nomi e piccole realtà si aggiudicano i favori nostri e del pubblico, con conferme di anno in anno e continue nuove scoperte: capaci, ognuno diraccontare il territorio e di dare nuove interpretazioni di grandi vitigni.
I TRE BICCHIERI 2014
Montepulciano d’Abruzzo Cocciapazza ’10 Torre dei Beati
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Adrano ’10 Villa Medoro
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Neromoro Ris. ’09 Bruno Nicodemi
Montepulciano d’Abruzzo I Vasari ’10 F.lli Barba
Montepulciano d’Abruzzo Marina Cvetic ’10 Masciarelli
Montepulciano d’Abruzzo Nativae ’12 Tenuta Ulisse
Montepulciano d’Abruzzo Ris. ’09 Castorani
Montepulciano d’Abruzzo Ris. ’08 Contesa
Pecorino ’11 Luigi Cataldi Madonna
Pecorino ’12 Tiberio
Trebbiano d’Abruzzo ’11 Valentini
Trebbiano d’Abruzzo C’Incanta ’10 Cantina Tollo
Trebbiano d’Abruzzo V. di Capestrano ’11 Valle Reale
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