Diverse sono le evidenze emerse dalla ricerca Nielsen “La colazione degli italiani”, che riportiamo di seguito, su un campione di più di 9 mila italiani per conto di Mulino Bianco, storico marchio che da oltre 45 anni accompagna la prima colazione degli italiani con la sua ampia gamma di proposte, oltre 130 referenze, che vanno dai biscotti alle merende, fino ai pani.
LA PRIMA COLAZIONE? VALE OLTRE 8 MILIARDI DI EURO
Secondo l’elaborazione Nielsen, il mercato dei prodotti per la prima colazione a casa vale oltre 8 miliardi di euro: pesa per il 46% il comparto “dolce” (dai biscotti alle brioches, passando per creme spalmabili, confetture, miele e yogurt), per il 40% le bevande (latte, bevande vegetali, caffè, tè, infusi, tisane, succhi di frutta), per il 6% il comparto “salato” (che include prodotti come pane fresco e confezionato, affettati, formaggi, uova), per l’8% la frutta (fresca, secca, disidratata, puree). Andando ad individuare le categorie di prodotto più rilevanti per il mercato, spiccano il latte con un valore di 1,6 miliardi di euro, il caffè (894 milioni), i biscotti confezionati (829 milioni), lo yogurt (834 milioni), le merendine confezionate (593 milioni), la frutta fresca (479 milioni), i cereali da colazione (345 milioni), le confetture (254 milioni) e le fette biscottate (225 milioni).
MA DOVE VIENE CONSUMATA MAGGIORMENTE?
È soprattutto a casa che si consuma la prima colazione: in un mese in media 21,8 volte a casa e 3,4 fuori casa. Piace di più tra le mura domestiche anche a chi fa colazione al bar almeno una volta al mese: solo il 27% ha una preferenza netta per la colazione al bar rispetto a quella a casa. La riduzione generale degli spostamenti verso il posto di lavoro conseguente ai lockdown e alla diffusione dello smart working, infatti, ha dato alle persone più tempo da dedicare alla colazione.
La scelta del menù è dettata dall’abitudine: l’83% consuma la stessa bevanda e il 48% gli stessi prodotti. Se guardiamo alle abitudini: il 37% degli italiani preferisce riscaldare i prodotti consumati a colazione, in particolare: cornetti/brioche (19%); pane, pancarré, toast (14%); pane fresco (9%); pancake (7%). Un’altra abitudine irrinunciabile? Inzuppare i prodotti: lo fa il 59% degli italiani.
AD OGNI ETÀ, LA PROPRIA PRIMA COLAZIONE
Come varia la prima colazione in base all’età?
- Per i bambini tra i 2 e i 10 anni la prima colazione si svolge in compagnia, seduti a tavola, si consuma in media tra 5 e 10 minuti; il menù varia, sia per tipologia di prodotti che di marche;
- Tra gli 11 e i 19 anni la prima colazione diventa più veloce, anche meno di 5 minuti, si svolge tipicamente seduti a tavola in compagnia dei propri familiari; si conferma un menù vario, sia per i prodotti che per le marche;
- La prima colazione dei giovani (20-34 anni) si prepara in meno di 5 minuti, con un tempo più veloce della media; si sceglie un menù vario e si consuma perlopiù da soli (66%) e a volte anche in piedi;
- Tra i 35 e i 54 anni si variano spesso i prodotti consumati (e si tende a scaldarli più della media, soprattutto cornetti e brioche), si beve più spesso una bevanda calda, e si prepara molto velocemente (meno di 5 minuti);
- Gli over 55 sono molto abitudinari, consumano sempre gli stessi prodotti e le stesse bevande. Dedicano più tempo alla preparazione e il loro primo pasto della giornata deve essere leggero, semplice e genuino (pochi grassi, pochi zuccheri e ricca di fibre).
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- Indagine Everli: la prima colazione degli italiani tra caffè, tè, latte, succhi e cibi dolci;
- Ricerca Doxa/Unionfood: il consumo della prima colazione in Italia
FONTI: www.barilla.com
www.nielsen.com