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Coca-Cola ha annunciato di aver iniziato lo sviluppo di una nuova bottiglia in plastica fatta con materiali derivanti in parte da prodotti vegetali, entrando nella competizione per creare una confezione più “rispettosa dell’ambiente”. La “PlantBottle ”, è attualmente effettuata attraverso un processo innovativo che trasforma la canna da zucchero e melassa, un sottoprodotto della produzione di zucchero, in una componente chiave per il PET plastica. Coca-Cola sta anche studiando l’uso di altri materiali vegetali per le future generazioni di “PlantBottle .”

La nuova bottiglia sarebbe così completamente riciclabile nei normali impianti PET, senza rischi di contaminazione, ma offrirebbe una riduzione del 25% delle emissioni di CO2 in atmosfera, grazie alla natura in parte vegetale delle materie prime; risultato testimoniato da uno studio di LCA condotto dall’Imperial College London. Coca Cola testerà la nuova bottiglia nel corso di quest’anno in Nord America con l’acqua in bottiglia Dasani e alcuni marchi di bevande gassate. Nel 2010 il test verrà esteso all’acqua vitaminica. ” ‘PlantBottle ’ è un significativo sviluppo di imballaggio sostenibile”, ha dichiarato Muhtar Kent, presidente e CEO di The Coca-Cola Company. “Esso si basa sul nostro patrimonio di impegno ambientale e costituisce un passo fondamentale per realizzare la nostra visione per poi introdurre bottiglie realizzate con materiali che sono 100 per cento riciclabili e rinnovabili.”

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Molti grandi produttori di cibo e bibite stanno cercando di ridurre le loro confezioni e di renderle più ecologiche, soprattutto da quando la catena di negozi al dettaglio Wal-Mart Stores ha lanciato una “tessera a punti sulle confezioni” per stilare una classifica dei fornitori in base alla loro capacità di tagliare gli sprechi e di conservare le risorse riducendo le confezioni dei prodotti Anche Pepsi, l’altra grande multinazionale produttrice di bibite e rivale numero uno di Coca Cola, come la Nestle Waters (leader nel settore delle acque confezionate), stanno introducendo bottiglie più leggere che usano minori quantità di plastica. Si tenga conto che alcuni produttori, come l’italiana S.Anna di Vinadio hanno già adottato una biobottle, al 100% di plastica vegetale.

+info: presse releases di www.thecoca-colacompany.com

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INFOFLASH SUL MERCATO DELLE BIOPLASTICHE

La società di consulenza tedesca Ceresana Research ha pubblicato uno studio, secondo il quale le aspettative sulla crescita del mercato dei biopolimeri restano alte nonostante la crisi, grazie alla favorevole combinazione tra sostenibilità ambientale, immagine e benefici economici. I materiali biodegradabili prodotti a partire da risorse rinnovabili sono graditi ai consumatori e non dipendono da materie prime di origine petrolifera, possono offrire una soluzione ai problemi dello smaltimento dei rifiuti e fornire uno stimolo per lo sviluppo del settore agricolo. Negli ultimi otto anni, il consumo di plastiche ottenute da amido, zuccheri e cellulosa è cresciuto del 600 (fonte www.polimerica.it )

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