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E’ in corso di svolgimento la 14^edizione di Cheese, l’evento dedicato ai formaggi a latte crudo e non solo organizzato da Slow Food Italia sino al 18 settembre, che da Bra lancia messaggi importanti sul tema dell’agricoltura. Il primo riguarda quello dei prati stabili, a cui è stata dedicata l’edizione 2023, perché le qualità organolettiche e nutrizionali del latte, quindi il sapore e il valore dei caci, dipendono dalle erbe di cui si sono alimentati gli animali. «Tutelare i formaggi che nascono dai prati stabili e dai pascoli è una dichiarazione d’amore per il futuro, perché queste produzioni lattiero-casearie possono dare risposte importanti alle questioni ambientali, sociali ed economiche che tutti ci troviamo di fronte»- le parole della presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, all’inaugurazione venerdì scorso di Cheese.

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I prati stabili riflettono il perfetto equilibrio tra natura ed esseri umani, tra rispetto dell’ambiente e produzione, sono importanti serbatoi di carbonio, oasi di biodiversità, argini al dissesto idrogeologico, ma stanno scomparendo, in montagna per l’avanzare del bosco e in pianura per la cementificazione e l’agricoltura intensiva. Occorre impegnarsi per la loro tutela, per questo motivo, oltre 30 tra enti di ricerca e organizzazioni della società civile italiana, hanno messo a punto il Manifesto Salviamo i prati stabili, i pascoli e i pastori. Il manifesto è stato consegnato al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, al presidente delle Regione Piemonte, Alberto Cirio e alle altre istituzioni presenti all’inaugurazione, da venerdì scorso l’adesione è aperta a tutti: istituzioni, associazioni, aziende private, ma anche singoli individui.

Altro argomento si stretta attualità agricola il tema della peste suina che sta destando non poche preoccupazioni in tutto il nord-Italia. Da Bra arriva la notizia che gli allevatori di piccola scala potranno sedere al tavolo tecnico nazionale dedicato alla peste suina africana. L’annuncio è stato dato dal Commissario straordinario che si occupa di gestire l’emergenza, Vincenzo Caputo, intervenuto alla conferenza intitolata: Peste suina africana. Chi paga il prezzo più alto? «Un rappresentante dei produttori di piccola scala sarà invitato a partecipare al tavolo tecnico voluto dal ministero – le parole di Caputo – È una mia promessa: anche i più piccoli devono avere voce in capitolo. Credo che nel giro di quindici o trenta giorni ci sarà la prima riunione».

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