La Valpolicella è donna e affascina anche gli studenti del Liceo artistico di Verona Nani – Boccioni che le danno forma in un calendario. È questo il terzo step del progetto che ha portato le Famiglie dell’Amarone d’Arte a sostenere gli studenti del Liceo Artistico Nani Boccioni e che ha visto negli anni scorsi la realizzazione di un’aula informatica e di una mostra dedicata all’Amarone con i lavori degli studenti che lo hanno interpretato artisticamente con opere pittoriche e scultoree. Il nuovo progetto si chiama “Donna Valpolicella” e ha portato i giovani artisti ad interpretare il paesaggio e la cultura della Valpolicella ispirandosi alla figura femminile e alla tradizione delle Famiglie dell’Amarone.
Il risultato è un insieme di lavori fantasiosi e creativi che riassumono con il linguaggio dell’arte un vino di qualità, il suo territorio e la tradizione da cui proviene: dodici mesi da sfogliare, dove ogni mese è stato affidato a uno dei produttori storici della Valpolicella. “Tra i nostri obiettivi – spiega Marilisa Allegrini, presidente delle Famiglie dell’Amarone – c’è quello di valorizzare il nostro territorio e di essere un trampolino per i giovani. Abbiamo trovato negli studenti del Liceo Artistico di Verona Nani – Boccioni dei partner ideali. Nelle loro mani il nostro Amarone è diventato un vero prodotto d’arte: gli studenti hanno saputo interpretare al meglio quei valori come la qualità, la tradizione, il legame con il territorio che si trovano in ogni nostra bottiglia di vino”. Per il dirigente scolastico del Liceo Artistico Nani Boccioni, Mariangela Icarelli: “Con il progetto “Calendario Donna Valpolicella” prosegue, per il terzo anno, l’idea di interpretare dal punto di vista artistico un territorio e un suo prodotto simbolo; i lavori che hanno dato vita al calendario costituiscono un vero e proprio progetto artistico, dall’ideazione alla realizzazione dei dipinti, fino alla composizione grafica: un percorso complesso che mette in gioco creatività, inventiva, talento, capacità progettuale e organizzativa, come è nella vocazione del Liceo Artistico. Gli studenti hanno avuto modo di dare spazio al loro genio e allo stesso tempo si sono misurati con una realtà produttiva molto interessante, quella delle Famiglie dell’Amarone, dandole luce e colore. Una bella esperienza, che aiuta i ragazzi a crescere”.
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