Una giornata storica per il mondo della Grappa, che a partire da venerdì 8 marzo avrà la possibilità di adottare le disposizioni su costituzione e riconoscimento dei Consorzi di Tutela per le Indicazioni Geografiche delle Bevande Spiritose. Un iter normativo concluso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Soddisfazione doppia da parte di di AssoDistil e del Consorzio Nazionale Grappa, che hanno lavorato compatti per arrivare al compimento della normativa sui Consorzi di Tutela delle bevande spiritose ad IG.
“I Consorzi di tutela si stanno dimostrando un importantissimo veicolo per il successo delle produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità, in un sistema come il nostro le cui caratteristiche organizzative, dimensionali e finanziarie non consentono di affrontare i mercati esteri- dichiara Cesare Mazzetti, Presidente del Comitato Nazionale Acquaviti e Liquori di AssoDistil – Le bevande spiritose a Indicazione Geografica soffrivano da tempo della mancanza di una procedura per il riconoscimento dei propri Consorzi di Tutela, come già previsto per i vini e le specialità alimentari, e finalmente con la pubblicazione del Decreto da oggi essa è disponibile. Ringraziamo il Ministro Lollobrigida e il suo staff per la grande collaborazione dimostrata verso il settore, e per averne compreso le necessità e gli obiettivi. Il decreto odierno va a colmare un vuoto normativo, ponendo il trattamento dei diversi Consorzi di Tutela su un piano omogeneo, esattamente come ha inteso fare la nuova Riforma Europea delle Indicazioni Geografiche, che accomuna i prodotti vitivinicoli, gli alimentari e le bevande alcoliche”.
La Grappa costituisce un unicum nel panorama internazionale, distillato simbolo del made in Italy, in armonia con la sostenibilità del settore vitivinicolo e con le politiche UE in materia, poiché è ottenuta dalla distillazione delle vinacce, principale sottoprodotto derivante dalla produzione del vino, che altrimenti verrebbe sprecate e disperse. Un ciclo produttivo unico, che rende la Grappa il distillato sostenibile per eccellenza. Secondo Sebastiano Caffo, Presidente del Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa , che ora potrà ambire al riconoscimento ufficiale. “Le IG bevande spiritose come la Grappa vantano centinaia di anni di storia, tramandati di generazione in generazione, e costituiscono l’emblema del patrimonio agroalimentare tricolore. La cultura del bere bene e moderatamente, tipica dei nostri distillati ad indicazione geografica che rientrano, non a caso, nelle acquaviti da meditazione, trova finalmente il veicolo ideale per farsi conoscere anche in mercati finora inesplorati e per consolidare la loro posizione sia in Italia che nel panorama mondiale degli spirits. Una cultura che potrà ora raccontarsi attraverso un’unica voce, quella dei Consorzi di tutela, che raccoglieranno lo spirito della grande tradizione delle distillerie italiane”.