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Una delle più spettacolari terrazze della Capitale, ovvero la residenza dell’ambasciatore belga a Roma, con uno splendido panorama sul Foro e sulle pendici occidentali del Palatino ha fatto da scenografia naturale alla degustazione delle birre italiane che hanno trionfato all’ultima edizione del Brussels Beer Challenge.

Thomas Costenoble direttore del concorso Brussels Beer Challenge e Pierre-Emmanuel De Bauw ambasciatore del Belgio in Italia

Nato nel 2012, in poco meno di un decennio si è affermato quale uno dei concorsi più prestigiosi a livello internazionale. Qualche numero per tracciare il perimetro. L’anno scorso hanno partecipato 1811 birre in rappresentanza di 37 paesi suddivise in 90 categorie.

90 giudici da tutto il mondo hanno assegnato 87 medaglie d’oro, 96 d’argento e 101 di bronzo. Protagonista assoluto il birrificio Mezzopasso, vincitore del trofeo per la miglior birra in assoluto presente a Roma con la sua strong ale Millican Extra. Operativo da luglio 2014, il birrificio si trova a Popoli a soli 500 metri dalle sorgenti del Pescara in Abruzzo. Strutturato con un impianto da 20 hl a cotta e una cantina, punta su impianti altamente tecnologici per massimizzare la qualità inserendo l’impianto di trattamento acque, la macchina dedicata specificatamente al dryhopping, il processo di imbottigliamento isobarico e il controllo qualità microbiologica e chimica della birra finita.

Successo ottenuto con la Millican Extra, una birra che rappresenta un tributo alla fragranza e all’intensità dei malti inglesi. La schiuma color crema e l’aroma avvolgente di caramello, nocciola, cioccolato, frutta secca, incontrano in bocca la morbidezza delle mou, del biscotto e dell’avena, per sorprendere con un finale secco e amarognolo, che pulisce il palato e chiama un nuovo sorso.

Visibilmente emozionato l’amministratore Giampiero Tornar: “Siamo molto soddisfatti per questo risultato. Nel momento in cui ci hanno informato di aver ricevuto il premio quale migliore birra assoluta del concorso abbiamo letteralmente lanciato un urlo di gioia. Il mercato della birra in generale, compreso le produzioni industriali, non è floridissimo per una pluralità di motivazioni, dalla recessione all’aumento dei prezzi. Quindi ottenere questo riconoscimento in un tale congiuntura è davvero motivo d’orgoglio. Infatti grazie anche a questo premio ci stiamo consolidando nel gradimento del pubblico. La nostra referenza di punta a livello di volumi è la classica bionda non filtrata che si chiama Casello 54 e ovviamente la strongale Millican Extra, birra d’ispirazione inglese. Non distribuiamo tramite GDO ma solo su horeca, principalmente locale e nazionale con piccole quantità in Francia e Belgio, mentre stiamo aprendo un canale in Canada. Per aumentare i consumi di birra dobbiamo abbattere le accise che ci colpiscono in modo totale, poi ovviamente toccherà a noi produttori fare economie di scala per mantenere prezzi più contenuti. Mi lancio in una riflessione, forse per il consumo procapite di birra in Italia, siamo davvero in tanti come aziende produttrici. Quasi 1000 birrifici. Neanche in Germania abbiamo questo affollamento, dove peraltro il consumo è dieci volte superiore. Sono certo che in futuro ci sarà una profonda razionalizzazione e chi rimarrà sul mercato beneficerà di tale scrematura. La mia azienda ad oggi si basa sull’impegno di circa cinque persone e contiamo di raggiungere i 1200 hl di vendita”.

Negli ultimi tre anni, l’Italia si è ritagliato un posto di rilievo nei concorsi internazionali, diventando uno dei più importanti paesi birrari d’Europa. La presenza delle birre nazionali in degustazione al Brussels Beer Challenge è in costante aumento e nel 2023 l’Italia si è piazzata per la prima volta al secondo posto sul podio con 37 medaglie ottenute subito dopo il Belgio e al secondo posto per campioni in gara sempre dopo i padroni di casa.

Tra gli altri campioni in degustazione a Roma, il Birrificio La Collina vincitore del trofeo Cronache di Birra per la miglior birra italiana con la sua Rye Stout.

La Collina è una trattoria e microbirrificio ubicato a Pescaglia, un piccolo comune della provincia di Lucca. In questa realtà brassicola dall’impianto a vista nelle  sale del locale, esce una gamma di etichette di ispirazione tradizionale fra cui la Vienna Ale Duca, la Hoppy Belgian Strong Ale Hildegard, la Brown Ale Accademia degli Oscuri e la Triple Beuwoz.

“Sono davvero felice  per questo riconoscimento – spiega il mastro birraio e titolare Alessandro Ridolfi Per una realtà piccola come la nostra è davvero un grandissimo traguardo e sta veicolando le nostre referenze verso gli appassionati. Noi produciamo all’anno circa 8000 litri, distribuendole a ristoranti ed enoteche della lucchesia, ma il 90% è destinato al consumo interno della nostra trattoria. Contiamo però di aumentare in futuro la produzione per raggiungere altri esercizi. In un momento non facile per la birra, mi ritengo un privilegiato perché ho una produzione che essenzialmente si conferisce in ambito domestico e soprattutto ho una clientela adulta che ha buon potere d’acquisto e ormai sceglie come pairing la birra. Ci proponiamo di fare della cultura in questo settore e fino ad oggi ho avuto molte soddisfazioni”.

L’evento capitolino ha rappresentato inoltre l’occasione per degustare anche Gadduresa del birrificio sardo Harvest Brewing, medaglia d’oro nella categoria dello stile tipico italiano “IGA Italian Grape Ale.

Come evidenzia Davide Piga, proprietario del birrificio: “Questo risultato ci conforta del lavoro e degli sforzi profusi. La medaglia d’oro ottenuta nella categoria dell’Italian Grape Ale, mi sta molto a cuore perché la mia estrazione socio-culturale deriva dal mondo del vino. La nostra azienda produce birre negli stili tradizionali reinterpretati in maniera moderna ma anche valorizza con le birre i mosti d’uva locali. La referenza premiata è un omaggio al Vermentino di Gallura, un’icona della Sardegna così come lo è il Cannonau. L’azienda ha una dimensione molto familiare, con una produzione che si aggira sui 120 hl annui. Siamo distribuiti su ristoranti e locali specializzati in provincia di Cagliari e nel territorio della Gallura. Sicuramente abbiamo altre birre in cantiere da lanciare sul mercato. L’idea è quella di crescere e proporle con l’apertura di un locale dove promuovere la cultura brassicola. Nel nostro Paese, la birra secondo me è un po’ snobbata perché considerata la bevanda del popolo manca di quell’allure che hanno altri prodotti. Forse c’è anche una responsabilità di parte nostra nel non saperci posizionare bene”.

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