Nel 2023 sono state trasformate quasi 70.000 tonnellate di latte, ottenendo oltre 7.000 tonnellate di Provolone Valpadana. Nelle due tipologie di dolce (da 10 giorni a 60 giorni di stagionatura) e piccante (da 90 giorni fino ad oltre un anno di stagionatura) la quantità commercializzate ammonta a circa 5.500 tonnellate di Provolone Valpadana
Buone nuove anche per il 2024 per il Provolone Valpadana. Nei primi due mesi dell’anno, la produzione registra un +30% mentre le vendite totali salgono del +13% a volume (dati consortili, marzo 2024) rispetto al corrispondente periodo del 2023.
“Si tratta di dati piuttosto incoraggianti – commenta Giovanni Guarneri, presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana – se teniamo anche in considerazione l’attuale clima di incertezze geopolitiche e il trend inflattivo che stanno incidendo sul potere d’acquisto dei consumatori. Siamo altrettanto soddisfatti del 2023 in cui abbiamo mantenuto quasi stabilmente la produzione constatando anche un significativo percorso di crescita all’estero”.
La filiera del provolone padano fa riferimento a circa 700 aziende agricole certificate, 11 caseifici produttori, di cui ben tre di oltre 120 anni di vita. Nel 2023 sono state trasformate quasi 70.000 tonnellate di latte
L’EXPORT
In ambito europeo, Germania e Francia si confermano mercati di riferimento, rispettivamente con un +9% e un +8,1% a volume. Cresce molto l’apprezzamento in Nord Europa: +67,2% in Svezia; +58,9% in Belgio. Oltreoceano, l’export negli Stati Uniti registra un +5,1% e quello in Messico +47,6%. L’Australia, che si conferma tra i primi Paesi importatori di Provolone Valpadana, regala – quanto a vendite – un +30% rispetto al provolone generico.
“Merito anche di un’importante attività di informazione e di sviluppo che abbiamo intrapreso già da tre anni sul territorio. E che continueremo a portare avanti. L’obiettivo è supportare il valore della denominazione come garanzia di qualità, rafforzandone il riconoscimento e aumentandone competitività e consumo. Non solo, siamo sempre più convinti che sia fondamentale, per il consorzio, investire sulla crescita dei mercati esteri” dichiara Guarneri.
PROVOLONE VALPADANA
Il Provolone Valpadana è un formaggio DOP a pasta filata, d’origine sicuramente meridionale. La sua lavorazione si è estesa in molte altre regioni italiane. Attualmente l’area di maggior produzione si concentra nel Veneto, in Lombardia e in particolare nella provincia di Cremona. Diverse sono le forme e le dimensioni in cui viene preparato; tale varietà genera una moltitudine di nomi tradizionali, quali ad esempio Provolone, Pancetta, Gigante, Gigantino, Pancettone, Mandarino, ecc. La forma caratteristica è comunque tronco-conica, con leggere insenature per il passaggio delle corde, utilizzate per appendere a coppie i formaggi a stagionare. Per la sua lavorazione è previsto l’utilizzo di latte vaccino intero, previamente pastorizzato. Due sono le varietà più rilevanti, dal punto di vista del sapore: “Dolce“, che si distingue per l’uso di caglio di vitello e per una stagionatura che non supera i 2-3 mesi; “Piccante“, che si distingue per l’uso di caglio in pasta di capretto e/o agnello e per una stagionatura che va da un minimo di 3 mesi a oltre un anno. Il Provolone Valpadana, nei tipi “dolce” e “piccante”, può essere affumicato.
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info: www.provolonevalpadana.it/