Nel terzo trimestre del 2024, The Coca-Cola Company ha registrato un fatturato netto di 11,9 miliardi di dollari, in calo dell’1% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i ricavi organici sono cresciuti del 9%, grazie all’aumento dei prezzi e a un miglioramento del mix di prodotti, che hanno compensato una diminuzione del volume delle vendite di concentrati del 2%.
Focus sull’Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA)
Nella regione EMEA, il volume delle vendite è diminuito del 2%, a causa di un calo della domanda per le bevande gassate aromatizzate e le bevande a base di succhi e latte vegetale. Nonostante ciò, il prezzo/mix è aumentato del 9%, grazie alle azioni di posizionamento dei prezzi in risposta all’inflazione. Le categorie che hanno mostrato una crescita sono state l’acqua, le bevande sportive, il caffè e il tè, mentre la linea Trademark Coca-Cola ha subito una flessione.
Un prodotto che ha continuato a distinguersi per le sue prestazioni è stato Coca-Cola Zero Sugar, che ha registrato una crescita a doppia cifra. La strategia di premiumizzazione del portafoglio ha permesso a Coca-Cola di rafforzare il marchio, mantenendo una forte attrattiva per i consumatori europei e globali.
L’utile operativo nella regione è sceso del 14%, principalmente a causa delle fluttuazioni valutarie che hanno inciso negativamente per 12 punti percentuali. Le iniziative di contenimento dei costi e una maggiore efficienza negli investimenti in marketing hanno tuttavia contribuito a limitare ulteriori perdite.
Risultati Finanziari Globali
A livello globale, l’utile operativo è diminuito del 23%, a causa di fattori di comparabilità e degli effetti sfavorevoli dei cambi valutari. L’EPS (utile per azione) ha registrato un calo del 7%, mentre il margine operativo comparabile è aumentato al 30,7%, rispetto al 29,7% dell’anno precedente, sostenuto dalla crescita dei ricavi organici.
Previsioni per il 2024
Per l’intero anno, The Coca-Cola Company prevede una crescita dei ricavi organici del 10%, con una stima di crescita dell’EPS comparabile del 5-6%, nonostante i possibili impatti negativi dei tassi di cambio, in particolare nei mercati emergenti. La società continuerà a focalizzarsi su strategie di prezzo e mix per sostenere la redditività e affrontare le sfide legate all’inflazione.
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