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Enoturismo, territorio e grandi vini, questi gli ingredienti di successo per gli Arpepe Days, evento dedicato a wine lovers e addetti ai lavori andato in scena sabato 7 e domenica 8 dicembre. Due giornate che hanno celebrato la storia e la cultura vitivinicola di una delle cantine simbolo dell’eccellenza enologica, per festeggiare i primi 40 anni del Sassella Rocce Rosse e presentare in anteprima le nuove annate, le grandi Riserve del 2018 e i Valtellina Superiore 2022. Un evento che ormai è diventata una festa, l’occasione per ideale per bersi un sorso di Valtellina.

Un viaggio nel mondo colorato di rosso di Arpepe, tra simboli enoici e gesti rituali, che ancora una volta hanno saputo raccontare con eleganza e semplicità la propria storia gloriosa, tra un passato fatto di scelte coraggiose e un futuro luminoso che guarda alla rinascita di una cantina capace di diventare portabandiera della Valtellina in Italia e nel mondo. Un impegno costante per esaltare le caratteristiche del Nebbiolo, il vitigno simbolo della Valtellina localmente chiamato Chiavennasca, che si traduce in vini di straordinaria eleganza e autenticità, prodotti con metodi tradizionali, lontani dalle mode passeggere. Agli Arpepe Days tra i vini assaggiati, ha spiccato l’annata di Rocce Rosse ’96, l’ultimo imbottigliato dal capostipite Arturo Pelizzatti Perego, dalle cui iniziale è stato creato l’acronimo Arpepe, un progetto visionario da cui era ripartito nel 1984 ricomprandosi la cantina di famiglia con sacrifici.

Tanti gli amici che hanno fatto visita alla cantina guidata oggi dai figli Isabella, Emanuele e Guido, radici e passione tramandate di generazione in generazione, una storia quella della famiglia Pelizzatti che si intreccia con quelle della viticoltura valtellinese, di cui sono tra gli interpreti più autorevoli. Un’attenzione che si riflette in tutta la filiera, sia nella produzione vinicola in vigna e in cantina, che nell’ospitalità, oltre che nella comunicazione gestita con sobrietà e notizie che non mancano mai. “Siete stati tantissimi in questi due giorni: una festa del territorio come ci auguravamo, grazie a chi è venuto da vicino e da lontano, incontrarvi di persona è il riconoscimento migliore per il nostro lavoro”- si legge sul profilo social della cantina sondriese.

Si appresta ad andare in archivio un 2024 al top per la cantina situata alle porte di Sondrio ai piedi del Castel Grumello, dopo aver fatto incetta di premi e riconoscimenti nelle varie guide di settore, su tutti il premio Tastevin di Lombardia da parte dell’Associazione Italiana Sommelier. Gli Arpepe Days confermano ancora una volta che il vino, per una zona ad alta vocazione turistica come quella sondriese, rappresenta uno strumento di promozione importante, che può diventare un elemento di unione e di valorizzazione delle eccellenze del territorio, per far conoscere le storie delle persone che rendono speciale la Valtellina.

INFO www.arpepe.com

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