Per riconoscere la Birra Perfetta è sufficiente osservarne la schiuma, suo elemento funzionale e non solo decorativo. Nel nostro Paese sono ancora in pochi a conoscere il ruolo della schiuma e ad apprezzarne le proprietà. Molti pensano che ‘rubi’ spazio al liquido. La ‘non conoscenza’ e in certi casi l’approssimazione sono causa di un approccio spesso superficiale nei confronti del prodotto. Inevitabilmente, questo influisce sulla qualità della bevanda e può diventare un boomerang per il consumatore che si troverà a bere una birra ‘imperfetta’.
Partendo da questa premessa, ILoveBeer.it – il portale di cultura birraria promosso da HEINEKEN Italia – ha condotto, in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora, una web survey per indagare sulla reale percezione che i consumatori italiani hanno della schiuma della birra. Dallo studio emergono due dati principali: l’86% dei consumatori afferma che la schiuma non serve a niente e il 48% beve birra senza porsi il problema del servizio. Partendo da qui, HEINEKEN Italia ha sviluppato il progetto di cultura birraria ‘La Birra Perfetta – l’importanza della schiuma’ attraverso diversi canali: un volume, una sezione su ILoveBeer.it e la partnership con Unione Nazionale Consumatori che ha portato allo sviluppo della app ‘Le Birre. Servile Bene’. Una piattaforma articolata per sfatare i falsi miti sulla schiuma e diffondere informazioni corrette e puntuali sulla birra, le sue caratteristiche e il suo servizio. Queste le principali evidenze emerse dall’indagine1.
1. La schiuma, questa sconosciuta.
Un dato eclatante conferma la tesi alla base della ricerca: l’86% degli intervistati ritiene che la schiuma della birra non serva a niente. Del restante 14% secondo cui la schiuma ha una funzione (il livello di competenza spontanea sul totale del campione è quindi piuttosto contenuto), il 34% è rappresentato dalla community HEINEKEN2 e il 52% da utenti del network ILoveBeer.it. Questi ultimi, i più esperti e preparati, sanno che la schiuma conserva le proprietà organolettiche, evita l’ossidazione e mantiene gli aromi della birra.
2. Con l’aiutino, siamo tutti un po’ più bravi
Se da un lato i risultati ci dicono che quasi la metà della popolazione italiana (48%) e della community HEINEKEN (46%) non si è nemmeno mai chiesto quale sia il ruolo della schiuma nella birra, dall’altro si evidenzia che, quando la competenza viene sollecitata (attraverso risposte multiple), si evidenziano buoni livelli di conoscenza su tutti e tre i campioni intervistati. Fermo restando che i più informati sono gli utenti di ILoveBeer.it, seguiti dalla community HEINEKEN e dalla popolazione italiana.
3. Nel dubbio, non ci poniamo il problema
La maggioranza degli intervistati non si pone il problema della schiuma nel momento in cui consuma una birra: quasi la metà di loro, il 48%, beve la birra così come la servono/come viene. Non prestano quindi attenzione alla presenza di schiuma nel bicchiere. In particolare, sono i giovanissimi (57%), gli abitanti del Sud Italia (54%) e le donne (52%) i consumatori più “noncuranti”. Tuttavia, esiste anche un 24% di italiani che vorrebbe consumare la birra con circa due dita di schiuma. In ogni caso sopra la tacca che segna il livello di birra nel bicchiere: quindi schiuma sì, ma nella giusta quantità. Questo atteggiamento di “consapevolezza” del livello ottimale di schiuma è particolarmente diffuso tra gli uomini di età compresa tra i 45 e 55 anni (28%).
4. Due dita di schiuma? Se fanno bene alla birra, sì grazie!
Sebbene il consumo di birra sia accessibile a tutti, solo una corretta conoscenza della bevanda permette di riconoscerne la qualità, di sapere come ordinarla e di conoscere il livello di schiuma ideale affinché siano valorizzate le proprietà organolettiche della birra. La maggior parte del campione indica che la birra servita nel modo migliore è quella con almeno due dita di schiuma Nello specifico, il 62% del totale Italia. I più consapevoli sono gli utenti del portale di cultura birraria. Sono loro che, più della media italiana, indicano che il livello ottimale di schiuma dipende in realtà dalla tipologia di birra (35%).
5. In fatto di birra (e di schiuma), gli italiani si ritengono…
In risposta alla domanda “Se pensi alla birra, personalmente ti ritieni…?”, il 68% degli intervistati si è definito un consumatore normale, che beve birra, ma che non è esperto. Contro un 16% che si ritiene esperto (21% del campione maschile) e un altro 16% che si ritiene curioso (18% del campione femminile – sottolineando l’interesse delle donne per questa bevanda). Da ciò si deduce che il consumo di birra è un comportamento che non esclude nessuno, dai più ai meno esperti in materia: è un territorio aperto a tutti, all’insegna della convivialità. Poiché, come si è visto, parlare di schiuma significa necessariamente parlare di birra, dall’indagine sono emersi cinque interessanti profili che offrono un identikit preciso sul livello di competenza degli italiani nei confronti della birra e il loro approccio verso la bevanda.
6. Gli italiani e la birra
IL RITUALE (33% della popolazione):
Compie una precisa scelta in fatto di marche alle quali è fedele e affezionato. In questo profilo, le donne sono più presenti della media. Il rituale, pur non considerandosi esperto, tende a preferire le birre chiare italiane. Associa la birra ad un momento di relax e ne apprezza la leggerezza in termini di tasso alcolico.
L’ESPLORATORE (28% della popolazione):
Ama provare nuove marche e assaporare birre artigianali. La birra rappresenta un veicolo di convivialità e svago e ha quindi un tratto marcatamente sociale.
L’IMPULSIVO (16% della popolazione):
Reagisce in modo molto sensibile alle promozioni e alla visibilità che una marca ha a scaffale. Questo profilo include uomini e donne di età adulta, che vivono in centri urbani medio-grandi. Per l’impulsivo, la birra è sinonimo di freschezza, un tocco di brio e allegria per una serata in compagnia.
IL DISTRATTO (15% della popolazione):
È principalmente uomo, giovane-adulto e risiede in un centro urbano medio-grande. La scelta della marca di birra è principalmente una questione di casualità. È poco affezionato a una marca specifica, ancora legato alla lattina, sensibile al tasso alcolico e al prezzo.
L’ESPERTO (8% della popolazione):
L’esperto fa parte di una nicchia composta principalmente da uomini (61%) che vivono in grandi centri urbani, professionisti e dirigenti. L’esperto sa davvero gustare una birra, cogliendone appieno gli elementi che la compongono. Riconosce il valore della schiuma e ama particolarmente le birre speciali. ‘Parlare di schiuma significa parlare di birra con consapevolezza e conoscere l’elemento che più di ogni altro ne può indicare la perfezione. In Italia, questa non è ancora un’evidenza, anzi, intorno alla schiuma, ruotano falsi miti ed inesattezze. Ecco perché, all’interno del percorso culturale di ILoveBeer.it, abbiamo cercato, anche attraverso questa survey, di approfondire il tema partendo proprio dal percepito degli italiani con l’obiettivo di dare la giusta dignità a questa importante componente della birra’ – commenta Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione di HEINEKEN Italia.
RELAX, FAMIGLIA, GIOIA e GUSTO: I QUATTRO MONDI DELLA SCHIUMA DELLA BIRRA
Cosa succede se un panel selezionato sulla base dell’attitudine all’innovazione e alla creatività3 si ritrova ad interagire in una community all’interno di ambiente online protetto4 e, partendo da un brief, viene sfidato a raccontare storie su un tema specifico? E se la sfida riguarda la schiuma della birra? È per rispondere a queste domande che, nel novembre 2012, ILoveBeer.it ha realizzato, in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora, un’indagine di community research5. Il panel è stato invitato (e sfidato) a raccontare storie legate a un’esperienza personale reale o immaginata – sia sensoriale, sociale o relativa al servizio – legata alla schiuma della birra.
L’analisi di queste testimonianze ha permesso di mappare il rapporto delle persone con la schiuma. Queste direttrici motivazionali sono state successivamente riproposte al campione come ambiti di canalizzazione di idee che, elaborate con strumenti di analisi semantica, hanno fatto emergere alcuni territori di significato (MONDI) relativi alla schiuma e al rapporto con essa. Riflettere sulla schiuma della birra ha attivato una serie di emozioni, sensazioni e immagini che possono essere inserite in un sistema di riferimenti a due assi. La schiuma rimanda al mondo del relax, in maniera diretta e indiretta. La schiuma è simbolo di purezza, candore, è qualcosa che si deposita delicatamente, trasmettendo una sensazione di piacere, calma e serenità. Le sue forme morbide e la sua compattezza suggeriscono scenari di sofficità, leggerezza, morbidezza. Allo stesso tempo, la birra e la sua schiuma rimandano a momenti di degustazione in relax: a casa, dopo il lavoro, con gli amici. Indirettamente, la schiuma della birra ricorda immaginari avvolgenti, distensivi e tranquillizzanti.
Il mondo della famiglia/ La schiuma come una madeleine La schiuma della birra attiva i ricordi dell’infanzia, viene associata ai padri, ai nonni, ai “baffi” di schiuma, alle lunghe tavolate dei pranzi domenicali fatti di cibo e risate in famiglia. Si lega quindi alla sfera della tradizione familiare, molto più di quanto ci si aspetti in un Paese dove la cultura del vino è sicuramente più radicata. È sinonimo di memoria e affettività, ma anche di malinconia e nostalgia quando riporta momenti speciali (spesso romantici) del proprio vissuto.
RELAX, FAMIGLIA, GIOIA e GUSTO sono i mondi che compongono la tag cloud dello storytelling legato alla schiuma. Ma i mondi più appassionanti di questa tag cloud, sono la GIOIA e il GUSTO, elementi distintivi che uniscono la schiuma alla birra. Il mondo della gioia/ La schiuma è la vita dentro la birra È un elemento in continua evoluzione. La schiuma si muove, è dinamica, è qualcosa di vivo e di attivo. Per questo, in quanto
parte ‘viva’ della birra, la schiuma viene associata alla condivisione e al divertimento. Non a caso gli utenti la associano a episodi simpatici e ilari, ma anche alla danza, al movimento, alle serate tra amici, alla convivialità.
Il mondo del gusto / Se bevi una birra senza schiuma te la godi solo a metà La schiuma è un elemento imprescindibile del piacere legato al gusto della birra. Ha un sapore proprio, prepara le papille gustative al contatto con la bevanda e stuzzica il palato. Ha inoltre una sua tattilità sulle labbra e sulla lingua – è soffice, vellutata – che articola sia il gusto sia la frizzantezza. Il gusto della schiuma descritto dai membri della community è preparatorio, necessario per poter assaporare pienamente e al meglio la birra. L’assenza di schiuma, quindi, altererebbe il sapore della birra. Eliminarla significherebbe privarsi di parte del piacere legato al consumo della bevanda. Da quanto evidenziato anche nello storytelling dei mondi della schiuma, è nella dimensione della competenza che si rafforza il connubio birra-schiuma e si conferma il ruolo di quest’ultima quale componente funzionale del prodotto, in grado di enfatizzarne il gusto e di esprimerne la qualità. La gioia e il gusto sono gli asset fondamentali nel racconto della schiuma. La prima rimanda alla convivialità, il secondo alla funzionalità, elementi fondamentali per gustare la Birra Perfetta.
FONTE: Ufficio Stampa I Love Beer Alfredo Pratolongo – Tel. 02 27 076 347
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