Malgrado una situazione generale di consumo in ribasso rispetto allo scorso anno, il mercato della birra in Svizzera ha sostanzialmente mantenuto i volumi nell’ultima annata. Durante l’anno brassicolo 2008/09 (da ottobre 2008 a settembre 2009) il mercato svizzero si è stabilizzato sui 4,4 m.ni di hl, con una leggerissima perdita dello 0,1% rispetto all’annata precedente. Il consumo pro-capite resta collocato intorno ai 58 litri/anno, ad un livello più basso rispetto alla media europea. La birra artigianale sta conquistando un numero crescente di amatori
La produzione complessiva svizzera della birra (senza l’export) è diminuita di 62.000 hl (-1,7%) , portandosi a 3.567.000 hl; il calo produttivo è stato compensato dalla crescita per 56.000 hl delle importazioni (+6,5%) che si sono ora portate a 917.000 hl. La parte del mercato svizzero alimentato dalla produzione interna rappresenta poco meno dell’80% del mercato, mentre le importazioni rappresentano poco più del 20%. Le esportazioni sono diminuite del 25,4% e si sono ora portate a 52.000 hl, pari all’14% della produzione nazionale.
Di fatto le vendite di birra dipendono molto dalle condizioni climatiche L’anno brassicolo 2008-09 è stato caratterizzato da un inverno lungo e freddo. Sono stati soprattutto i mesi di aprile, agosto e settembre, caldi e insolati, che hanno consentito un recupero delle perdite di vendite cumulate in inverno. La cifra d’affari complessiva del settore viene stimata in ca. un miliardo di franchi svizzeri. L’Associazione Svizzera dei Birrai ci tiene a sottolineare che nel corso dell’annata brassicola 2008-09 le casse della Federazione hanno incassato 110 milioni di franchi come imposte speciali sulla birra. Inoltre le vendite di birra sul mercato nazionale hanno generato altri 200 milioni di franchi svizzeri di TVA .
Per quanto riguarda il quadro competitivo, dopo le ultime operazioni di acquisizione, si registra ora la dominanza delle due multimazionali europeee Carlsberg (che controlla Feldschloesschen e Huerlimann) e Heineken (che controlla l”Eichof). Nell’assieme le due grandi multinazionali controllano tre quarti del mercato, mentre la parte rimanente è di competenza di alcune piccole birrerie locali (Rugenbräu, Sonnenbräu, Brauerei Falken, ecc.) e di alcuni importatori.
Anche il mercato svizzero, come quello italiano, ha registrato un’esplosione di microbirrerie artigianali che secondo alcune valutazioni ha già conquistato il 2% del totale volumi di birra consumati sul mercato elvetico. Nonostante la piccola dimensione a volume, questo segmento rappresenta comunque la parte più creativa del mercato, con una offerta prodotti specialità molto varia, con melange inediti, densità rare, gusti e aromi nuovi.
+info: www.bier.ch – www.swissinfo.ch/fre/index.html?cid=165094
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