Facendo seguito alla puntata di Report dedicata al caffè, l’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei) sottolinea ancora una volta che la certificazione della qualità in tazza è la via principale per la difesa del consumatore. “La preparazione medio-bassa del barista italiano non è una novità ed è uno dei punti al centro dell’azione dell’Inei – puntualizza Luigi Zecchini – Da parte nostra ogni anno facciamo formazione a centinaia di operatori del settore con investimenti ingenti in termini di personale e risorse”.
“Inoltre dal 1998 le aziende aderenti a Inei hanno adottato per una grandissima parte delle loro miscele la certificazione sensoriale di prodotto – continua Luigi Zecchini, presidente Inei – Questo perché valutare e certificare la qualità del prodotto finito, del caffè in tazza, è il modo più efficace per garantire il consumatore”.A oggi Inei ha formato migliaia di baristi e qualificato centinaia di bar. E l’11 aprile festeggia Espresso Italiano Day chiedendo proprio ai clienti di votare il loro bar preferito tramite l’app MyCoffeeCup e premiando i baristi migliori. “Inei andrà avanti su questa strada, continuando a investire anche nella formazione dei baristi stessi – conclude Zecchini – Il futuro è fatto di operatori più preparati e con nozioni tecniche più precise, in grado di valutare quotidianamente il proprio operato”.
Chi è l’Istituto Nazionale Espresso Italiano
L’Istituto Nazionale Espresso Italiano, di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori e altri sodalizi che volgono la loro attenzione all’espresso di qualità, oggi conta 39 associati con un fatturato aggregato di circa 900 milioni di euro. Maggiori info: www.espressoitaliano.org.
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Per scaricare gratuitamente la guida ESPRESSO ITALIANO E CAPPUCCINO CERTIFICATO a cura di INEI
—> www.espressoitaliano.org/files/File/istituzionale_inei_lq_it.pdf