Mc Donald’s Italia ha chiuso il 2009 con un aumento dei ricavi del 9,4% e dei clienti del 6,3%, contro una flessione dell’1% del mercato totale della ristorazione informale. Il gruppo ha raggiunto un fatturato di 834 milioni di euro con 392 ristoranti attivi. Mc Donald’s Italia è determinato a proseguire nel suo sviluppo anche nel 2010 e, a tal fine, oltre all’aumento del numero dei ristoranti, la catena del fast food intende proseguire nel rinnovo dei locali ed ampliare la sua offerta con il lancio della linea Mcitaly, che si collega alla tradizione e ai prodotti agro-alimentari tipici italiani
I risultati 2009 sono in linea con il trend positivo registrato negli ultimi anni. Ad oggi sono 392 i ristoranti Mc Donald’s in Italia tra diretti e in franchising, di cui 29 inaugurati nell’ultimo anno. Nel 2010 si prevede l’apertura di altri 30 nuovi ristoranti. Le nuove aperture contribuiranno a dare ulteriore impulso alle nuove assunzioni. Attualmente gli addetti Mc Donald’s in Italia nei ristoranti sono oltre 13.300 e nel 2010 sono previste oltre 850 nuove assunzioni. Mc Donald’s da diversi anni ha intrapreso un processo di remodelling che ha trasformato i suoi ristoranti in luoghi moderni, caldi e accoglienti, allestiti all’insegna del design con diversi stili di arredamento che rispondono alle differenti esigenze e ai gusti dei diversi pubblici. La società intende proseguire nel suo programma di “reimaging” dei ristoranti già esistenti. Nel 2009 sono stati 35 i ristoranti completamente rinnovati, quest’anno si prevede saranno 40. Il processo di rinnovamento coinvolgerà la totalità dei ristoranti Mc Donald’s in Italia e si concluderà entro il 2012.
Ha inoltre ampliato l’offerta al mondo della prima colazione, con il concept McCafé che propone dolci e prodotti di caffetteria di prima qualità, da gustare in un luogo rilassante ed elegante, in locali adiacenti ma seprati dal ristorante, con una specifica caratterizzazione in termini di coffee-bar all’italiana. I McCafè, che nel 2005 erano appena 6, sono ormai 93 e, quindi, di fatto rappresentano la più grande catena di coffe-bar in Italia. Ma l’offerta è in ampliamento anche nel food con l’introduzione di panini e preparazioni ispirate alle consuetudini alimentari locali. Nel corso del 2009 sono state, ad esempio, sperimentati con successo dei panini con hamburger e parmigiano-reggiano e dei panini con speak. Il panino con parmigiano-reggiano sarà introdotto anche su altri mercati, a cominciare da quello francese.
In questo contesto è maturato il progetto McItaly che prevede già subito da fine gennaio 2010 il lancio di una vera e propria linea di specialità del made in Italy: panini e insalate con carni provenienti esclusivamente da allevamenti italiani, olio extra vergine, formaggio Asiago Dop, crema con carciofi del Lazio, bresaola della Valtellina Igp, pancetta della Val Venosta, grano saraceno, cipolle di Tropea e altro ancora. Il progetto è stato patrocinato dal ministero dell’Agricoltura. Al riguardo il ministro Zaia (cfr foto) ha così dichiarato: “Sono grato a McDonald’s che si è prestata a questa grande operazione culturale”, che ci consentirà di dialogare con i giovani”.(Il 31% dei clienti McDonald’s, infatti, ha un’età compresa tra i 20 e i 35 anni, l’11% tra i 15 e i 19.) “Un network mondiale come McDonald’s rappresenta un importante sbocco in nuovi segmenti di mercato per i nostri contadini. Dietro questo panino c’è tutta la qualità degli allevamenti e di quattro Consorzi italiani…. Abbiamo chiesto a McDonald’s di farne un marchio internazionale che arrivi ai consumatori di Parigi come a Shanghai. Vogliamo globalizzare il gusto italiano, dando una svolta identitaria alla nostra agricoltura. Ma è soprattutto un messaggio alle nuove generazioni che potranno così avere una memoria gustativa di impronta italiana”. Il nuovo menu all’insegna della tipicità made in Italy garantirà contratti di fornitura per oltre 40 milioni di euro l’anno ai produttori.
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