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Come e quando parlare ai propri figli di alcol? Come può un genitore capire se il proprio figlio ha instaurato con l’alcol un rapporto sbagliato? Come distinguere un comportamento occasionale di abuso da una vera e propria dipendenza? E quali sono le parole “giuste” per aiutarlo? Un minisito, una guida per i genitori e la competenza di esperti autorevoli sono gli strumenti che la campagna “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli” mette a disposizione delle famiglie italiane per affrontare il delicato tema del rapporto tra giovani e alcol. Realizzata da AssoBirra con il patrocinio del Ministero della Gioventù, l’iniziativa utilizzerà il web e i social network, per facilitare il dialogo e il confronto sul tema alcol tra genitori e figli.

“Le parole per dirlo” è infatti online sul sito www.beviresponsabile.it, che da tempo è il punto di raccordo di tutte le iniziative di consumo responsabile realizzate da AssoBirra e per l’occasione ospita una vera e propria “casa virtuale” dove incontrarsi e confrontarsi a cuore aperto sul tema dell’alcol e del suo consumo responsabile. La filosofia della campagna è che responsabilizzare è più efficace che proibire e la famiglia può e deve essere un “luogo” di crescita, dialogo e confronto anche in materia di consumo di alcol. In altre parole, per tenere i giovani al riparo dai rischi degli eccessi da alcol, è fondamentale trasmettere loro l’adeguata consapevolezza sul limite che separa l’uso dell’alcol dall’abuso e la capacità di auto-gestire correttamente i propri comportamenti “Anche in Italia, come in tutto il resto del mondo, c’è molta preoccupazione per l’ incremento del consumo di alcolici tra i giovani e i giovanissimi – spiega Piero Perron, Presidente di AssoBirra – eppure in famiglia l’alcol è ancora un argomento tabù. E’ un circolo vizioso – la preoccupazione che diventa un freno ad affrontare il problema – che va spezzato… Sappiamo infatti che su un tema così delicato il dialogo e il buon esempio ‘pàgano’ più della coercizione e della repressione. Con l’obiettivo di aiutare genitori e figli a trovare le parole e le occasioni giuste per affrontare questo difficile argomento, abbiamo perciò pensato di lanciare questa campagna all’insegna della semplicità e della concretezza, avvalendoci del contributo di autorevoli esperti. Alla loro competenza AssoBirra ha affidato il compito di dare le risposte che i genitori cercano, e spesso non trovano, per aiutare i propri figli a diventare adulti responsabili, anche nel consumo di bevande alcoliche.”

Arriva proprio dai ragazzi una conferma sulla centralità della famiglia anche in tema di consumo responsabile: secondo una ricerca Doxa/Osservatorio Permanente Giovani e Alcol, per 6 ragazzi su 10 i genitori sono il primo punto di riferimento rispetto al modo di consumare bevande alcoliche. Davanti, ed è una sorpresa, all’amico fidato (49%) e al medico di famiglia (42,3%), figura che assume comunque un’importanza notevole, anche a fronte della sfiducia mostrata invece nei confronti delle agenzie educative, in particolare la scuola (25%), e del ruolo secondario attribuito al gruppo dei coetanei (33,5%). Più in generale, 7 ragazzi su 10 ritengono che i genitori facciano bene a dare raccomandazioni sul tema alcol. E persino i più “contestatori” (26%) ritengono che sia un dovere dei genitori dispensare consigli, anche se spesso poi decidono di non seguirli.. Per facilitare il dialogo e il confronto tra genitori, “Le parole per dirlo” vive su internet nel sito www.beviresponsabile.it, per l’occasione strutturato in tre stanze: una dedicata ai genitori, una pensata per i figli, una “trasversale”, dedicata, appunto, al dialogo. In ogni stanza è possibile lasciare un proprio messaggio, parlare con gli esperti, testare la propria “abilità” di comunicatori.Vagabondando nel sito ci si può soffermare a leggere i consigli degli esperti, scoprendo che esistono piccoli segreti che aiutano a migliorare notevolmente la qualità del dialogo, oppure leggere i messaggi lasciati da altri genitori o figli, confrontare le proprie opinioni e “passeggiare” da una stanza all’altra per riuscire a capire meglio l’altra generazione, con i suoi dubbi i suoi desideri e le sue paure. E scoprire, magari, che non si è così distanti…

Protetti dallo schermo del computer e da un nickname, si può parlare liberamente, porre domande che magari di persona imbarazzano e sciogliere i propri dubbi, grazie al contributo degli esperti. O, più semplicemente, trovare un luogo dove confrontarsi con altri genitori e “curiosare” nelle esperienze di altre famiglie. Nell’area Genitori è inoltre attiva anche una help line con Anna Maria Ajello, professoressa di Psicologia dell’Educazione all’Università di Roma La Sapienza, che ogni settimana risponderà a 5 domande degli utenti sul tema alcol e giovani. Le domande selezionate e le relative risposte degli esperti verranno pubblicate online la settimana successiva e saranno consultabili da tutti per l’intera durata dell’iniziativa. Dal sito è possibile sfogliare e scaricare una inedita Guida per i Genitori realizzata con la consulenza di un gruppo multidisciplinare di esperti: un medico di famiglia, un sociologo, un pedagogista, uno psicologo e uno psichiatra ai quali AssoBirra si è rivolta per riassumere tutte le implicazioni e le sfaccettature del tema giovani e alcol e tradurle in un vademecum dai messaggi il più possibile chiari e alla portata di tutti. A partire dal concetto che l’alcol è solo per gli adulti, che non si deve guidare dopo aver bevuto e che in gravidanza l’alcol può attendere, andando a confermare posizioni già espresse a più riprese dall’Associazione in questi anni.

La guida è strutturata in 5 capitoli (“Conoscere l’alcol”, “Giovani e alcol”, “Il ruolo dei genitori”, “Le parole per dirlo” e, infine, “Per chi ha bisogno di aiuto”) e alla sua redazione hanno contribuito: Claudio Cricelli (medico di famiglia e Presidente della SIMG), Costantino Cipolla (Dir. della Scuola di Sociologia della Salute dell’Università di BO), Vera Slepoj (psicologa, psicoterapeuta e Presidente della Fed. Italiana Psicologi), Anna Maria Ajello (professore di Psicologia dell’Educazione all’Univ. La Sapienza), Andrea Balbi (medico psichiatra e Dir. del Dipart. di Salute Mentale dell’ASL “Roma D”). A introdurre la guida è una prefazione firmata da Umberto Veronesi “Il tema giovani e alcol mi sta a particolarmente a cuore perché riguarda l’educazione dei nostri ragazzi. Sono padre di sette figli e trovo che uno dei compiti più impegnativi del genitore sia quello di parlare con loro. Se alcuni giovani inseguono il cosiddetto ’sballo’, è perché vivono in una realtà in cui si trovano male e il disagio giovanile è una malattia dell’anima che ha bisogno di trovare un ascolto. Per limitare gli eccessi non basta mettere dei paletti, ma occorre prendere in considerazione tutto lo scenario che sta a monte dell’abuso. Se un ragazzo apprende fin da piccolo ad essere moderato in tutto, più difficilmente cadrà in quegli stili di vita che vedono spesso i giovani accorrere al rito pomeridiano dell’happy hour, o abbandonarsi all’insensato binge drinking fino all’ubriacatura. Creando un vero dialogo, i nostri figli potranno trovare una risposta alle loro domande e noi svilupperemo la capacità di comprendere tempestivamente le situazioni di disagio.” Su www.beviresponsabile.it è anche possibile “incontrare” il conduttore tv Amadeus, un amico delle famiglie italiane che ha offerto la sua immagine per lanciare due videomessaggi a genitori e figli sul tema del consumo responsabile.

+info: www.assobirra.it/presswww.beviresponsabile.itwww.leparoleperdirlo.com/

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