Sulla base dei dati dell’ultimo Report Assobirra e del nuovo Infobirra Beverfood è possibile delineare il quadro competitivo sul mercato italiano a fine 2009. Anche il mercato italiano è dominato dalle grandi multinazionali della birra. I gruppi Heineken, SABMiller (Peroni, AB-Inbev e Carlsberg detengono complessivamente una quota del 63,7%; c’è stata tuttavia una erosione della loro quota che globalmente ha perso negli ultimi cinque anni 5,6 punti (la quota globale era 69,3% a fine 2005). I gruppi birrari ancora completamente italiani (Forst & Menabrea, Castello & Pedavena, …) presidiano ca. il 10% del mercato, mentre quasi tutto il resto del mercato è costituito da importazioni provenienti da numerosi produttori esteri
Con 5,1 milioni di ettolitri ed una quota del 30,5%, Heieneken Italia (stabilimenti in Val d’Aosta, Lombardia, Sardegna e Puglia) detiene la leadership del mercato, dove opera, oltre che con le marche prodotte in Italia (in primis Moretti, Heineken, Dreher e Ichnusa), con numerose altre marche importate dalle consorelle estere e da altre birrerie estere specializzate in particolari nicchie di mercato. Peroni del gruppo SABMiller (stabilimenti in Veneto, Lazio e Puglia) è seconda sul mercato con 3,3 milioni di hl e una quota del 19,8% ed opera con i suoi marchi (in primi Peroni e Nastro Azzurro) e con diverse altre marche birre importate dall’estero. Al terzo posto, con 1.3 milioni di hl ed una quota del 7,4%, si è posta da tempo la filiale italiana del gruppo AB-Inbev che distribuisce sul nostro territorio i marchi più importanti del gruppo (tra cui Becks, Stella Artois, Leffe, …) . Carlsberg Italia, con un milione di hl e una quota del 6%, si colloca ora al quarto posto.
Il gruppo friuliano Birra Castello, che di recente ha acquisito anche la storica birreria Pedavena, si colloca ora al quinto posto con vendite per 900.000 hl, subita seguito con ca. 800.000 hl dal gruppo Forst (stabilimento in Alto Adige e –per la controllata Menabrea- in Piemonte). Nelle posizioni successive si collocano le filiali commerciali italiane di alcuni importanti gruppi birrai europei: Bavaria Italia (gruppo Bavaria Holland), Ceres Italia (gruppo Royal Unibrew DK), e, più distanziate, Warsteiner Italia, Radeberger Italia, Diageo (Guinness) Italia. Nel panorama birrario italiano è esploso negli ultimi anni il fenomeno dei microbirrici e brew pub artigianali che oggi rappresentano una realtà molto diffusa in tutte le regioni italiane con ca. 320 unità attive. Queste unità, che originariamente erano viste come antagoniste rispetto ai produttori cd industriali, in realtà hanno saputo conquistarsi la simpatia e l’appoggio, non solo di un numero crescente di consumatori, ma anche della stessa Assobirra, che di recente ha aperto le porte anche ai microbirrifici artigianali.
+INFO: Annual Report 2009 Assobirra e Infobirra 2010-11 Beverfood
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