Dal nord al sud, l’Italia enologica continua la sua evoluzione, anche se con ritmo diverso da regione a regione. Come sta andando per Valle d’Aosta e Basilicata nella Guida Vini d’Italia 2015 del Gambero Rosso? Ve lo diciamo qui.
Un territorio particolare che genera vini particolari, purtroppo ancora costretti a prodotti di facile consumo. Così la Valle d’Aosta non esprime ancora in pieno il suo potenziale, anche se il panorama è vivace, con la nascita costante di nuove aziende e nuovi investimenti. Non sempre si centra l’obiettivo: manca un’analisi più approfondita al connubio vitigno/terroir, per esempio, ma l’attitudine alla sostenibilità e l’interesse ai vitigni autoctoni segnano due importanti punti a favore. Discorso diverso per la Basilicata: qui la star è ancora l’Aglianico del Vulture, ma le denominazioni crescono, e con loro i produttori determinati a fare qualità e sfruttare le potenzialità della regione. Anche Matera inizia a proporsi con maggiore decisione sui banchi degli assaggi a testimonianza di una regione in crescita tanto per quantità che per qualità.
VINI PREMIATI IN VALLE D’AOSTA
Valle d’Aosta Chambave Moscato Passito Prieuré 2012 Crotta di Vegneron
Valle d’Aosta Chambave Muscat 2012 Vrille
Valle d’Aosta Fumin 2012 Ottin
Valle d’Aosta Petite Arvine 2013 Le Crêtes
Valle d’Aosta Pinot Gris 2013 Lo Triolet
VINI PREMIATI IN BASILICATA
Aglianico del Vulture Il Repertorio 2012 Cantine del Notaio
Aglianico del Vulture Re Manfredi 2011 Terre degli Svevi
Aglianico del Vulture Rotondo 2011 Paternoster
Aglianico del Vulture Titolo 2012 Fucci
fonte www.gamberorosso.it/articoli/item/1020372-anteprima-tre-bicchieri-2015-valle-d-aosta-e-basilicata