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I cinesi della Yimin hanno siglato l’accordo con la famiglia Fontana per subentrare nel controllo della storica azienda olearia di Massarosa che produce i marchi Sagra e Berio. La Yimin fa parte del gruppo Bright Food, con base a Shangai e un giro di affari di 17,3 miliardi di dollari. Il gruppo Salov è specializzato nella produzione e vendita di olio d’oliva, di semi e prodotti correlati che esporta in 60 paesi del mondo, con posizioni leader negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e un fatturato di 330 milioni di euro.

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Annuario Acquitalia Acque Minerali Beverfood.com acquista ora o scarica gratis il pdfL’azienda fu fondata nel 1919 da Dino Fontana e ancora oggi è guidata dai suoi nipoti. L’olio extravergine di oliva Filippo Berio è il brand del settore più conosciuto all’estero. L’intesa siglata fra Salov e Yimin prevede che la famiglia Fontana mantenga alcune quote di minoranza nel gruppo per accompagnare l’azienda in questa nuova fase che ne amplierà ulteriormente le dimensioni internazionali. E la produzione, hanno garantito i rappresentanti della Bright Food, sarà mantenuta in Italia.”Il nostro obiettivo – hanno spiegato i vertici del colosso alimentare – è mantenere l’identità e la tradizione italiana della Salov così che possa rimanere fedele alla missione di selezionare, produrre e distribuire la migliore qualità di olio nel mondo, mantenendo la produzione in Italia. Questo ci consente di garantire a tutti i dipendenti una nuova fase di sviluppo, con ottime prospettive di crescita viste le potenzialità del mercato cinese”.

 

Commento amaro di Coldiretti alla novità. ”Con la vendita della maggioranza del Gruppo oleario toscano Salov, supera i 10 miliardi il valore dei marchi storici dell’agroalimentare italiano passati in mani straniere dall’inizio della crisi, che ha favorito una escalation nelle operazioni di acquisizione del Made in Italy a tavola. Con questa operazione – sottolinea la Coldiretti – il mercato dell’olio di oliva Made in Italy diventa sempre più straniero dopo l’acquisizione di Bertolli, Carapelli e Sasso da parte del fondo statunitense CVC Capital Partners. Una esclation che – continua la Coldiretti – purtroppo non riguarda solo l’olio, poiché nel 2014 l’antico Pastificio Lucio Garofalo ha siglato un accordo preliminare per l’ingresso nella propria compagine azionaria, di Ebro Foods, gruppo multinazionale spagnolo che opera nei settori del riso, della pasta e dei condimenti. La presenza cinese nell’agroalimentare in Italia fa segnare un precedente nelle campagne toscane nel 2013 con l’acquisto da parte di un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong per la prima volta di un’azienda vitivinicola agricola nel Chianti: l’azienda agricola Casanova – La Ripintura, a Greve in Chianti. Nello stesso anno c’è stata la cessione da parte della società Averna dell’intero capitale dell’azienda piemontese Pernigotti al gruppo turco Toksoz. ma si è anche verificato il passaggio di mano del 25 per cento della proprietà del riso Scotti ceduto dalla famiglia pavese al colosso industriale spagnolo Ebro Foods. Nel 2012 la Princes Limited, una controllata dalla Giapponese Mitsubishi, ha siglato un contratto con AR Industrie Alimentari SpA (ARIA), leader italiana nella produzione di pelati, per creare una nuova società denominata “Princes Industrie Alimentari SrL” (PIA), controllata al 51 per cento dalla Princes, mentre il marchio Star è passato definitivamente in mano spagnola con il gruppo Agrolimen. Nel 2011 la Gancia, casa storica per la produzione di spumante, è divenuta di proprietà per il 70 per cento dell’oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vokda Russki Standard; la francese Lactalis è stata, invece protagonista dell’operazione che ha portato la Parmalat a finire sotto controllo transalpino, mentre il 49 per cento di Eridania Italia è stato acquisito dalla francese Cristalalco e la Fiorucci salumi è passata alla spagnola Campofrio Food Group. Nel 2010 il 27% del gruppo lattiero caseario Ferrari Giovanni Industria Casearia è stato acquisito dalla francese Bongrain Europe e la Boschetti Alimentare è diventata di proprietà della francese Financière Lubersac. L’anno precedente, nel 2009 è iniziata la cessione di quote della Del Verde industrie alimentari che è divenuta di proprietà della spagnola Molinos Delplata Sl. Nel 2008 è iniziata la cessione di Rigamonti salumificio , divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International, mentre la Orzo Bimbo è stata acquisita dalla francese Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis”

 

+info: www.coldiretti.it/News/Pagine/663—7-Ottobre-2014.aspx

+info sulla Salov: www.salov.it

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