Il nuovo brand “Semedorato” inizia a scrivere la sua storia e i suoi valori nel birrificio “Semedorato” a Sommatino in provincia di Caltenissetta. L’idea dell’imprenditore sommatinese Francesco Indorato (vedi foto a lato) nasce nel 2008, considerando che la birra non è più intesa come prodotto da consumare con la pizza, ma come una bevanda che accompagna ogni tipo di pasto da utilizzare in ogni occasione o momento della giornata. Da qui l’idea di creare un proprio birrificio siciliano a livello industriale.
Nel 2010 l’imprenditore, dopo una lunga esperienza manageriale maturata nel sementificio di famiglia oltre che in altre importanti attività della zona, getta le prime basi facendo redigere un progetto di massima e successivamente costituisce la società in star up. Un team professionale formato da quattro soci (Francesco Indorato, Carmelo Indorato, Tony Scalia e Calogero Fonti) realizza in tempi record (meno di due anni) tutta la struttura. L’8 agosto scorso si è tenuta l’inaugurazione e il lancio commerciale del nuovo prodotto “Semedorato lager premium”, una birra di puro malto di 5 gradi alcolici. La nuova bionda, con gusto pieno ed aromatico, si pone l’ambizione di diventare la birra preferita dei consumatori dell’area mediterranea.
Il birrificio stando ad una prima previsione produrrà circa 10 mila ettolitri di birra che sarà commercializzata sia in bottiglia che in fusto, inizialmente in tutta la Sicilia, tramite circa 50 operatori commerciali specialisti nella distribuzione di bevande. L’impianto di produzione attualmente occupa circa 900 mq. e ha una capacità produttiva massima di 50.000 hl annui. Franco Indorato ha affidato la produzione alle mani di un grande esperto mastro birraio, il tecnologo Amelio Giust. Quest’ultimo, proveniente da Belluno, da ben 40 anni produce birre famose e ha creato non poche specialità, tra cui alcune birre doppio malto che hanno ricevuto premi e alti riconoscimenti di calibro internazionale. Dopo il grande successo della birra Premium, la società Semedorato continua la sua produzione alla ricerca di nuovi spazi proponendo sul mercato la prima birra “Doppelbock” doppio malto, ambrata di 7° gradi. Un’altra scommessa da parte di una giovane azienda che cerca nuovi spazi incoraggiata anche dal riscontro avuto con l’avvio della produzione e della distribuzione nei primi mesi di attività.
«Questo è l’ennesimo capolavoro – afferma l’amministratore delegato Francesco Indorato – del nostro mastro
birraio Amelio Giust, che apre nuove prospettive per affrontare il mercato portando l’azienda ad altissimi
livelli qualitativi come la primogenita la Semedorato Premium. Grazie ai nostri 50 distributori copriamo a distanza di soli quatto mesi dalla nostra nascita tutta la Sicilia. Il prodotto è stato ben recepito e ben apprezzato e subito dopo la prima distribuzione i riordini si sono susseguiti quotidianamente. Il prossimo obiettivo è di rafforzare il marchio in tutti i locali siciliani proponendo attività di marketing e pubblicità nei vari siti. Nella prima fase di start-up le vendite hanno superato ogni aspettativa grazie sia alla qualità del prodotto, sia alla territorialità, sia ad una strategica azione di marketing commerciale e logistica. L’obiettivo che si sta prefiggendo l’azienda è di superare la soglia dei 10 mila ettolitri entro l’anno birraio che si chiuderà a settembre 2015. Le zone dove si sta riscontrando maggior successo sono ovviamente il Nisseno e nella Sicilia centrale, ma i risultati eclatanti si sono avuti nel Palermitano e nel Messinese dove viene apprezzata su ogni fronte la qualità valorizzando il prodotto”.
+info: SEMEDORATO SRL Contrada Marcato Bianco S.P. 2 – Sommatino (Cl) – Tel. 0922.873758 – www.semedorato.it mail commerciale: –
2 Commenti
Non bevo molto ma mi piacciono le birre forti, alcoliche. Oggi al Centro Olimpo di Palermo ho trovato questa, per me nuova, birra, e ne ho preso un paio di bottigliette per prova. Riferirò. enzo la barbera
a luglio sono sceso in sicilia,e mio padre mi ha fatto bere la birra semadorato,e devo dire che era molto buona.
complimenti, non credevo che un mio parente arrivasse a tanto.