Ad un anno dall’attribuzione della DOCG, il Prosecco Superiore di Valdobbiadene torna al Vinitaly confermando che la scelta di puntare sulla qualità, sul legame con il territorio e sull’immagine di marca è vincente sul mercato, in Italia e all’estero. La Cantina Produttori di Valdobbiadene Val D’Oca, la società consortile più importante del territorio della DOCG, che raduna 600 soci produttori con 714 ettari di superficie vitata, il 90% dei quali destinati al Prosecco è una delle realtà di riferimento dell’area con 9,6 milioni di bottiglie vendute nell’ultimo anno e ricavi netti di circa 29,5 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al 2009. “La performance della Cantina Produttori di Valdobbiadene – afferma a questo proposito il direttore Aldo Franchi (CFR FOTO)– è sovrapponibile a quella registrata dal distretto del Prosecco nel suo complesso: cresciamo entrambi di circa il 10%, come certifica il nostro Consorzio di Tutela che svolge un monitoraggio preciso dell’andamento delle vendite. Questo significa che tutto il prodotto Prosecco, sia esso DOC o DOCG, si vende bene ed è un risultato particolarmente significativo in anni ancora difficili per l’andamento dei consumi”.
La grande e per certi aspetti imprevista crescita della domanda ha portato come conseguenza l’aumento dei prezzi della materia prima (il vino base da spumantizzare): “il mercato – continua Franchi – è condizionato dalla carenza sul fronte del prodotto e dalla conseguente lievitazione dei prezzi. A fronte della fortissima richiesta, da ottobre 2010 a marzo questi ultimi sono aumentati del 25-30%, fatto sintomatico di tensioni strutturali, anche perchè mancano ancora 6 mesi alla prossima vendemmia”. Si stima che la capacità produttiva del Prosecco DOC e DOGC con la vendemmia 2011 possa arrivare a 200 milioni di bottiglie, ma sembra che la richiesta sia notevolmente superiore. Saranno necessari 3 o 4 anni per riequilibrare questa situazione anche attraverso adeguate politiche del prezzo. Si prevede che saranno favorite le fasce di prodotto più alte dal punto di vista qualitativo, perché non tutti i segmenti potranno scaricare sulla bottiglia aumenti così consistenti.
“Ci attendiamo che aumenti il valore del prodotto, visto che i volumi molto probabilmente non potranno salire più del 2% – dice Franchi – e qui entra il gioco la capacità di gestire una corretta politica di marca delle nuove denominazioni Valdobbiadene Prosecco DOCG e Prosecco DOC. Come Cantina Produttori di Valdobbiadene stiamo lavorando sul fronte dell’offerta, diversificando le linee di prodotto con etichette di terroir come Rive di Colbertaldo spumante extra dry prodotto e distribuito in limited edition, il Prosecco biologico Bioldo o il Punto Rosa dedicato in particolare al pubblico femminile. Non solo, vogliamo dare un contributo alla valorizzazione del territorio della nostra DOCG: nel 2011 inaugureremo il nuovo wine center nella nostra sede di S. Giovanni Valdobbiadene, che intende proporsi come indirizzo di riferimento per gli appassionati del Prosecco, punto di degustazione e di vendita delle nostre etichette ma anche di altri prodotti tipici del territorio e del Made in Italy”.
+INFO: Giorgia Rossetto Meneghini & Associati