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Dal 10 al 12 novembre aprirà di nuovo le sue porte: la BrauBeviale. Nonostante manchino ancora mesi i preparativi sono in pieno corso, sia alla NürnbergMesse sia presso i circa 1.150 espositori. Alla prestigiosa fiera dei beni d’investimento dell’industria delle bevande le aziende presenteranno ai 37.000 visitatori professionali attesi mille innovazioni riguardanti le materie prime, le tecnologie, la logistica e il marketing. Impulsi determinanti forniranno anche le idee mirate alla ricerca di nuove soluzioni nel campo delle bevande.

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  • Idee mirate alla ricerca di nuove soluzioni nel campo delle bevande incontrano il favore dei consumatori
  • Cultura creativa della birra incontra alcolici premium
  • PET @ BrauBeviale: il PET nell’industria delle bevande

Scrivere e-mail, inviare messaggini, postare contenuti sui social media… la giostra della comunicazione quotidiana gira sempre più rapida, concetti come il work-life balance sono sulla bocca di tutti. La richiesta di bevande dalla concezione basata su attributi quali il relax, la salute e la fitness si fa sempre più forte. Tra i vincitori si contano inoltre i prodotti che puntano su valori come la tradizione, la sostenibilità e l’abilità artigianale. Dopo il grande successo del tema trend della cultura creativa della birra lo scorso anno, la BrauBeviale allarga ora la gamma di prodotti che vertono sui piaceri creativi del bere: le specialità birrarie incontrano gli alcolici premium. Anche il packaging deve offrire oggi più di un semplice impatto visivo gradevole per riuscire a convincere: aspetti come la leggerezza, la convenience e la sostenibilità giocano qui un ruolo centrale.

Soft drink godono di particolare favore a livello internazionale
Il consumo globale di bevande è aumentato ulteriormente anche nel 2014. Motore di crescita è il cosiddetto “nuovo mondo”: l’Asia, l’Africa e il Medio Oriente. Nella media globale il consumo pro capite di bevande è arrivato complessivamente a poco meno di 267 litri e, negli ultimi cinque anni, è quindi cresciuto di 25 litri. In testa alla classifica dei consumi sono i soft drink preconfezionati e imbottigliati (2014: ca. 91 litri/persona).
Mentre nel 2009, con circa 31 litri/persona, le bibite dissetanti gassate detenevano ancora il primo posto in questo segmento senza avere seri rivali, le acque imbottigliate potrebbero ora contendere loro presto questa posizione con i rispettivi 30 litri/persona ca. (Canadean 2014).

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Nel mondo si beve più acqua
Forte di una quota di vendite pari a ca. il 35 percento e di un incremento di pressoché il 14 percento nel 2014 l’area asiatica è attualmente il maggiore mercato internazionale per l’acqua confezionata, seguita dall’Europa occidentale (circa 22 percento), il Nordamerica (circa 16 percento) e l’America Latina (circa nove percento). Per tale prodotto si suppone un enorme potenziale di crescita anche in Africa: nel 2014 si è registrato qui un plus di poco inferiore al nove percento. Pur non bevendo significativamente più acqua imbottigliata di quanto abbiano fatto finora, gli europei occidentali continuano tuttavia a mantenere la leadership nei consumi, primi fra tutti gli italiani, i tedeschi e i portoghesi (Canadean 2014).

In Germania si beve preferibilmente acqua minerale
Nel 2014 il mercato tedesco delle acque minerali e termali è cresciuto per la quarta volta di seguito. Stando all’Associazione delle sorgenti minerali tedesche (Verband Deutscher Mineralbrunnen) ciascun tedesco ne ha consumato in media 143,5 litri, di cui oltre un quinto era costituito da acque minerali gassate. Sempre in Germania, per la prima volta dal 2004, le bibite dissetanti hanno invece goduto di meno favore, riferisce L’Associazione economica delle bevande analcoliche (Wirtschaftsvereinigung Alkoholfreie Getränke). Nel 2014, infatti, hanno bagnato le gole alemanne 119,3 litri/persona, laddove nel 2013 erano ancora 125,5. Secondo la GfK nel 2014 i tedeschi hanno altresì acquistato decisamente meno succhi di frutta: questi, per l’appunto, hanno rappresentato soltanto il cinque percento del consumo complessivo di bevande in Germania, diversamente dal consumo di nettari che è rimasto paragonabile a quello dell’anno precedente.

Bere sano – creazioni innovative
Nell’intero globo l’attenzione si concentra sul bere sano. Non a caso, infatti, la domanda di acqua naturale e bevande con valore aggiunto è in enorme crescita. Esiste un gran numero di bevande analcoliche di nuova concezione che sono simbolo di un bere sano e rilassato: ad esempio un’acqua minerale arricchita con alga spirulina, un’acqua di cocco con estratto di chili o un’acqua di carciofo ottenuta da vegetali freschi con l’aggiunta di aromi naturali come la mela, il limone, il monk fruit e la menta. Un’altra proposta che richiede sicuramente spirito di adattamento: l’acqua minerale nera il cui colore scuro è dovuto all’acido fulvico. Si dice che tale acido abbia molti milioni di anni e derivi dalla decomposizione di piante preistoriche. Il vantaggio: grazie all’alto valore di pH dell’acqua pare accertato che contribuisca a regolare l’equilibrio acido nel corpo.

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Vendita di birra in Germania di nuovo in crescita
Secondo l’Istituto federale di statistica (Statistisches Bundesamt) lo scorso anno in Germania le vendite di birra hanno finalmente visto una ripresa, questo per la prima volta dal 2006, registrando un incremento di ben un milione di ettolitri. I birrai tedeschi hanno prodotto 95,6 milioni di ettolitri di birra. Detta cifra non comprende le birre analcoliche, le bevande al malto e la birra importata dai paesi al di fuori dell’Unione Europea. Con 4,1 milioni di ettolitri i cocktail alla birra hanno raggiunto pressoché il quattro percento delle vendite complessive di birra. Nel confronto mondiale, considerando il consumo pro capite, la Germania si è collocata al terzo posto anche nel 2014 con un totale di ca. 104 litri, superata soltanto dall’Austria con poco più di 107 litri e dalla Repubblica Ceca con circa 137 litri. Il mercato della birra che registra la crescita più forte a livello globale è quello africano. Si prevede che le vendite di birra aumenteranno qui di un cinque percento all’anno fino al 2017 compreso. La ragione di questo netto plus va vista nel fatto che sempre più africani passano dalla birra fatta in casa ai prodotti di birrificio, optando quindi consapevolmente per una maggiore sicurezza igienica (Canadean 2014).

Il trend globale verso le birre craft non cede il passo. Esse sono simbolo di abilità artigianale, innovazione, alta qualità e una focalizzazione sempre più forte sui prodotti premium. Stando ai conoscitori del settore le vendite di birra tedesche approfittano anche di un panorama birraio divenuto ancor più vario grazie alle birre craft innovative. Il consumatore interpreta sempre più chiaramente la birra come un prodotto nel quale il piacere si colloca in primo piano. Nel 2014 il volume detenuto dalle birre craft su raggio mondiale è ammontato a oltre 51 milioni di ettolitri. Al secondo posto dopo gli USA si è collocata lo scorso anno l’Europa occidentale con poco meno di 18 milioni di ettolitri, seguita dall’America Latina con buoni 3 milioni di ettolitri e l’Europa orientale con circa 2,5 milioni di ettolitri (Canadean 2014).

Settore degli alcolici: qualità e ricchezza di idee
Anche nel comparto degli alcolici si nota una tendenza verso i prodotti pregiati realizzati con metodi tradizionali e artigianali. Analogamente a quanto accade per la cultura creativa della birra, i criteri determinanti per gli alcolici premium sono gli ingredienti ricercati, una gestione consapevole delle risorse e il ritorno alle peculiarità regionali. La ricchezza di idee non si limita alla fase produttiva, bensì è ripresa altresì nella commercializzazione. Secondo Canadean sono chiaramente i sudcoreani, con poco meno di 31 litri nel 2014, a concedersi la maggior quantità di alcolici pro capite: ciò è dovuto quasi esclusivamente al forte consumo di soju, una tradizionale bevanda sudcoreana che, nel paese, è estremamente apprezzata da tutte le fasce d’età. Al secondo posto della “classifica mondiale degli alcolici” si colloca il Giappone con ca. 18 litri/persona, seguito a ruota dalla Bolivia con poco meno di 15 litri/persona. Stando ai dati forniti dalla Federazione delle industrie di alcolici tedesche (Bundesverband der Deutschen Spirituosen-Industrie) i tedeschi bevono in media 5,4 litri/persona.

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BrauBeviale: cultura creativa della birra incontra alcolici premium
Le specialità creative tra le bevande hanno un carattere di esperienza fuori del comune e fanno parlare di sé stimolando la conversazione: sono proprio questi gli elementi su cui ha puntato con successo lo scorso anno il Craft Beer Corner. Alla prossima edizione della BrauBeviale l’evento sarà quindi ripreso e ampliato ulteriormente. Nel padiglione 9, presso i cinque bar riservati alla degustazione, i sommelier si dedicheranno rispettivamente a un singolo tema: luppolo, malto, lievito, specialità e varie tipologie di bicchiere per un piacere del bere differenziato. Specialmente i visitatori professionali appartenenti al commercio specializzato e alla ristorazione avranno qui l’opportunità si scoprire una volta tanto delle birre inusuali senza pregiudizi e su base neutrale. Partner dell’area di degustazione saranno Doemens, Rastal, Sahm, Spiegelau e l’università tecnica TU Weihenstephan. Chi desidera guardare al di là del proprio “bicchiere da birra” potrà inoltre aprirsi ad altri aspetti della cultura delle bevande: talvolta, infatti, gli alcolici premium e l’acqua sono più poliedrici di quanto ci si aspetti. L’American Distilling Institute, l’Highland Circle Nürnberg e la Doemens offriranno degustazioni guidate in merito. Altri highlight saranno l’assegnazione e la presentazione dell’European Beer Star indetto dall’ente promotore del salone, l’Associazione dei birrifici privati della Baviera (Private Brauereien Bayern), nonché l’European MicroBrew Symposium organizzato insieme all’Istituto di ricerca e formazione sulla birra (Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei – VLB) il giorno antecedente la fiera.
Un percorso appositamente contrassegnato porterà inoltre in tutta rapidità agli espositori che riservano proposte e soluzioni speciali per i birrai creativi.

Packaging per bevande: l’incessante avanzata del PET
Imbottigliamento in PET, in vetro o in lattina? Una domanda alla quale sempre più produttori di bevande dell’intero globo rispondono: “In bottiglia di PET”. Con un incremento annuo di circa il sei percento la Canadean continua a prevedere proprio per detti contenitori in PET la maggiore crescita nell’ambito del packaging per bevande. Motore di ciò è il comparto dei soft drink. Le previsioni per le bottiglie in vetro e le lattine si aggirano su un più tre percento. In primo piano per tutte le tipologie di packaging sono, oltre all’impatto visivo, aspetti come l’abbattimento dei costi tramite riduzione del peso, la sostenibilità e la convenience. Esistono ad esempio lattine con tappo a vite e lattine con cannuccia integrata che esce automaticamente all’apertura. Sulla strada che porta da prodotto di nicchia a prodotto mainstream troviamo poi la bottiglia di alluminio. Il trend più attuale è dato dallo sviluppo della prima bottiglia per bevande completamente biodegradabile in fibra di legno.

Alla fiera dei beni d’investimento più importante di quest’anno per l’industria delle bevande sarà anche il progetto PET@BrauBeviale a fornire impulsi di rilievo nel campo del rispettivo packaging. Dopo la première di successo lo scorso anno la BrauBeviale, insieme a PETnology, proporrà di nuovo la PET Passion Week. La soluzione comprovata e orientata al mercato tratterà tutti gli aspetti legati al tema del PET nell’industria delle bevande. L’evento sarà inaugurato dal PETnology Europe, un congresso internazionale di due giorni che si svolgerà immediatamente prima del salone. Sotto il motto “connecting comPETence”, nella PETarena del padiglione 4A, le aziende presenteranno la propria offerta di prodotti e servizi per soluzioni attraenti riguardanti l’intera catena del valore aggiunto del PET: una manifestazione pari modo interessante tanto per le medie imprese quanto per i global player. I visitatori professionali potranno informarsi sul tema del PET recycling allo stand dell’associazione che si occupa dell’assegnazione del marchio di qualità e il relativo controllo nella catena dei materiali di valore per la produzione di confezioni per bevande in PET (Gütegemeinschaft Wertstoffkette PET-Getränkeverpackungen). Inoltre chi si concentra in modo mirato sul tema del PET e desidera raggiungere determinati espositori specifici potrà servirsi del percorso appositamente contrassegnato allo scopo che guida alle rispettive aziende.

Contatti stampa:
Petra Trommer, Sabine Ziener
Ruth Cuya
Phone +49 (0) 9 11.86 06-83 29
Fax +49 (0) 9 11.86 06-12 83 2

 

BrauBeviale 2015: Innovations stimulate

 – Solution-orientated beverages concepts well received

– Creative Beer Culture meets Premium Spirits

– PET@BrauBeviale: PET in the beverages industry

From 10 to 12 November it will be opening its doors once again: BrauBeviale. Several months prior to the event preparations are in full swing – at NürnbergMesse as well as for the total of around 1,150 exhibitors. At the renowned investment goods fair for the beverages industry they will be presenting innovations covering all aspects of raw materials, technologies, logistics and marketing to the expected total of 37,000 trade visitors. But solution-orientated beverages concepts will also be setting key impulses.

 Writing mails, texting or posting – the daily communication merry-go-round is turning ever faster, terms such as work-life-balance are on everyone’s lips. Drinks with concepts building on attributes such as relaxation, health and fitness are experiencing ever-growing demand. In addition, the winners include those products which place their faith in values such as tradition, sustainability and craftsman’s skill. Following the great success of the Creative Beer Culture trend theme last year, BrauBeviale is expanding the spectrum of creative drinking enjoyment: beer specialties meet Premium Spirits. Today the beverages’ packaging must impress more than just its optics: Aspects such as lightness, convenience and sustainability play a key role.

 Soft drinks especially popular internationally

Once again in 2014 global beverages consumption continued to rise. The driving force behind the growth is the so called “New World”: Asia, Africa and the Middle East. The worldwide average of per-capita beverages consumption totalled almost 267 litres and has thus risen in the course of the last five years by 25 litres. Top of the consumption charts are bottled soft drinks (2014: approx. 91 litres/per capita).

Whereas in 2009, at around 31 litres/per-capita, the carbonized refreshment drinks within this segment where still unrivalled at No. 1, the bottled waters at around 30 litres/per-capita were soon able to contest this position (Canadean 2014).

 More water drunk worldwide

In 2014, with a sales share of approx. 35 percent and an increase of around 14 percent, the Asian region was the largest international market for bottled water, followed by Western Europe (around 22 percent), North America (approx. 16 percent) and Latin America (around nine percent). Enormous growth potential for bottled water is also expected in Africa: in 2014 there was an increase here of almost nine percent. The Western Europeans are not drinking significantly more bottled water than previously, but continue to remain the leaders, here in particular, Italy, Germany and Portugal (Canadean 2014).

 Germans’ favourite drink is mineral water

The German mineral and curative water markets increased in 2014 for the fourth consecutive time. According to the Verband Deutscher Mineralbrunnen (VDM, Association of German Mineral Water Producers), each German citizen drank an average of 143.5 litres, over four fifths of this was mineral water with carbon dioxide. In contrast, for the first time since 2004, refreshing drinks were less popular in Germany, according to the Wirtschaftsvereinigung Alkoholfreie Getränke (wafg, German Association for Non-Alcoholic Beverages). Germans consumed 119.3 litres/capita in 2014, in 2013 the level had still been as high as 125.5. According to the GfK (Society for Consumer Research), in 2014 the Germans also clearly drank less fruit juice: this only accounted for five percent of entire beverage consumption in Germany, where in contrast the consumption of nectars (juice drinks) remained at a comparable level to the previous year.

 Healthy drinking – innovative creations

The worldwide focus is on healthy drinking. It is not by coincidence that the demand for still water and beverages with additional benefit has grown enormously. There are numerous new developments in the area of non-alcoholic drinks, which reflect healthy, relaxed drinking enjoyment: for example mineral water enriched with Spirulina algae, coconut water with added chili extract or artichoke water, which consists of fresh artichokes along with natural aromas such as apple, lemon, monk fruit and mint. No doubt this next one will take some getting used to: black mineral water which derives its dark colour from fulvic acid. It is said to be many millions of years old and have been created by the decomposition of prehistoric plants. The benefit: the high PH value of the water apparently ensures that the body’s acid levels are regulated.

 Beer sales in Germany on the increase once again

According to the Statistisches Bundesamt (Federal Statistical Office), beer sales in Germany increased once again last year for the first time since 2006 – and they did so by no less than 1,000.000 hL. The German brewers produced 95.6 million hectolitres of beer. Alcohol-free beers, malt drinks as well as beer imported from countries outside the European Union are not included in these figures. At 4.1 million hectolitres, beer-mix drinks accounted for about four percent of entire beer sales. By worldwide comparison, Germany’s per-capita beer consumption totalling approximately 104 litres took third place once again in 2014, surpassed only by Austria with just over 107 litres and the Czech Republic with around 137 litres. The world’s strongest growing beer market is the African continent. Here, up to and including 2017, beer sales are predicted to increase by five percent each year. The reason for this clear increase: a growing number of Africans are switching from home-brewed to brewery beers and thus making a conscious decision in favour of hygiene and safety. (Canadean 2014).

 The worldwide trend towards craft beers is continuing unbroken. They are synonymous with craftsmen, innovation, high-quality and the increasingly stronger orientation towards premium products. According to industry insiders, German beer sales are also benefiting from the beer landscape, which has become even more diverse through the innovative craft beers. Beer is being increasingly strongly perceived by the consumer as a product with the focal point on enjoyment. In 2014, the worldwide volume of craft beers was more than 51 million hectolitres. Behind the USA, Western Europe last year occupied second place with just around 18 million hectolitres, followed by Latin America with around 3 million hectolitres and Eastern Europe with approx. 2.5 million hectolitres (Canadean 2014).

 Spirits industry: quality and inventiveness

In the spirits industry too there is also a trend towards fine (premium) spirits which are produced using traditional craftsman’s methods. Similar to Creative Beer Culture, selected ingredients, the conscious use of resources and a return to regional specialties are the key criteria for Premium Spirits. The creativeness does not stop at production, but is picked up in the marketing. In 2014, according to Canadean, the highest spirits consumption was clearly enjoyed by the South Koreans at nearly 31 litres. This is almost exclusively attributable to the high consumption of Soju, a traditional Southern Korean spirit, which is extremely popular in the country across all age groups. Second place in the “Spirits world rankings” is taken by Japan with approximately 18 litres/per capita, closely followed by Bolivia with almost 15 litres/per capita. According to the Bundesverband der Deutschen Spirituosen-Industrie (Federal Association of the German Wines and Spirits Industry), the Germans drink an average of 5.4 litres/per capita.

 BrauBeviale: Creative Beer Culture meets Premium Spirits

Creative drink specialties are something of an experience and provide a topic for conversation and discussions. These elements were successfully picked up last year by the Craft Beer Corner. It will be further extended at this year’s BrauBeviale. In Hall 9 sommeliers at five separate tasting bars will each be dedicating themselves to a theme: hops, malt, yeast, specialties and different types of glasses for differentiated drinking pleasure. Here, particularly for trade visitors from the retail sector and catering industry, there is the opportunity to discover exceptional beers on an impartial and neutral basis. Partners in the tasting zone are Doemens, Rastal, Sahm, Spiegelau and TU Weihenstephan. Anyone who would like to take a look beyond the rim of their beer glass, can embrace a further spectrum of beverages culture: Premium Spirits and water are more diverse than many people perhaps expect. The American Distilling Institute, the Highland Circle Nürnberg and Doemens are offering guided tasting and sampling tours in this connection. Further highlights include the award and presentation of the European Beer Star from the honorary sponsor of the fair, the Private Brauereien Bayern (Bavarian Private Breweries Association), as well as the “European MicroBrew Symposium” organised jointly with the Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei (Research and Teaching Institute for Brewing, VLB) on the day before the fair. A specially signposted exhibitor track quickly guides interested parties to special ranges and solutions for creative brewers.

Beverages packaging: PET making increasing inroads

Filling using the PET bottle, glass bottle or can? A question, which is being increasingly answered by beverages producers worldwide with “the PET bottle”. With an annual increase of approximately six percent for PET vessels and containers, Canadean is predicting a continuation of the strongest growth within the beverages packaging industry. It is being driven by the soft drinks industry. For glass bottles and cans the forecast increases are at plus three percent. In addition to the optics, the aspects of cost-cutting through weight reduction, sustainability along with convenience are at the forefront for all packaging variations. In this connection for example, there are cans with screw tops or versions with integrated straws which automatically extend when opened. The aluminium bottle is on its way from a niche to a mainstream product. The latest trend is the development of the first, completely biologically-degradable, wooden-fibre beverages bottle.

Key impulses in the area of beverages packaging are being set at this year’s most important investment goods fair for the beverages industry, PET@BrauBeviale. Following the event’s successful start last year, BrauBeviale together with PETnology is presenting the PET Passion Week. The proven, market-orientated concept will take a detailed look at all aspects of the PET theme in the beverages industry. The event will be opened by PETnology Europe, an international, two-day congress, which is being held directly in the run up to the fair. In Hall 4A, under the “connecting comPETence” motto, companies in the PETarena will be presenting their range of products and services for attractive solutions across the entire PET value-added chain – of equal interest for small and medium-sized companies as well as global players. Trade visitors on the Gütegemeinschaft Wertstoffkette PET-Getränkeverpackungen (Quality Assurance Association Recycling Chain for PET Drinks Packaging) stand will be able to obtain information on the theme of PET Recycling, and anyone who would like to be directed straight to specific exhibitors on the theme of PET, will be able to use the signposted exhibitor track created especially for this purpose.

 Contact for press and media

Petra Trommer, Sabine Ziener, Ruth Cuya

Tel.: +49 (0) 9 11. 86 06-83 29

Fax: +49 (0) 9 11. 86 06-12 83 29

ruth.cuya@nuernbergmesse.de

All press articles along with additional information and photos are available at: www.braubeviale.de/press

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