Nel 2014 le esportazioni di acque minerali italiane sono ancora aumentate portandosi a 1.229 milioni di litri per un valore complessivo di ca. 400 milioni di euro. Nell’ultimo triennio l’export è cresciuto di oltre il 15% a volume e di oltre il 27% a valore. Le esportazioni di acque minerali rappresentano attualmente ca. il 10% della produzione totale nazionale in volume ma oltre il 15% a valore, in considerazione dei migliori prezzi euro/litro che si realizzano all’estero.
L’Italia esporta acque minerali in ca. 100 diversi Paesi in tutto il mondo. Tuttavia i primi 8 mercati (USA, Francia, Germania, Svizzera, Canada, Australia, UK , Giappone) assorbono oltre i tre quarti del totale. Ma, oltre ai tradizionali Paesi di cui sopra, ci sono altre aree promettenti che andrebbero esplorate in termini di export delle acque minerali italiane, come ad esempio il vicino Medio Oriente (dove tra l’altro i consumi di acqua confezionata sono rilevanti e in crescita) e i vicini Paesi mediterranei dell’Africa del Nord (dove possiamo arrivare via mare con bassi costi di distribuzione).
L’industria italiana delle acque minerali si sta ritagliando una posizione di rilevo nell’ambito delle ristorazione italiana di qualità all’estero, proponendo l’acqua minerale Italiana come prodotto tipico delle gastronomia italiana e della dieta mediterranea. Il gruppo italiano più attivo sui mercati esteri è Sanpellegrino, specificamente con le marche S.Pellegrino (gassata) e Acqua Panna (liscia), inserite tra le marche strategiche del gruppo Nestlè Waters, leader globale delle acque confezionate nel mondo. Ma anche altri produttori italiani grandi e medi si stanno movendo con crescente interesse sui mercati esteri. I piccoli volumi in import sono alimentati da poche marche: le francesi Perrier ed Evian, la slovena Radenska e la gallese Ty Nant.
Tenuto conto dei dati del commercio estero, possiamo stimare nella sua globalità (produzione, saldo commerciale consumi) l’intero settore delle acque minerali italiane per l’anno 2014. La produzione complessiva per il 2014 delle acque minerali italiane è valutabile intorno ai 12.550 milioni di litri; tenuto conto che il saldo commerciale è pari a circa 1.200 milioni di litri, i consumi apparenti sono stimabili intorno agli 11.300 milioni di litri, pari ad un consumo pro-capite di 189 litri/anno.
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