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Nel 2014  per la prima volta, il segmento più importante della produzione vinicola italiana di qualità è costituito dai vini a Denominazione di Origine, con 8,8 milioni di ettolitri imbottigliati, mentre gli Igt, con 8,5 milioni di produzione, sono retrocessi ora in seconda posizione. I vini Docg, che rappresentano il segmento di maggior rilevo qualitativo, si collocano in terza posizione con 3,4 milioni di ettolitri messi in bottiglia.

Quali le possibili spiegazioni di questo rovesciamento di posizione tra vini DOC e vini IGT? Sicuramente i trend produttivi di alcune Doc che un tempo militavano nella categoria Igt, come il Prosecco, arrivato a 2,3 milioni di ettolitri di imbottigliato nel 2014. Ma anche la Doc Sicilia, che sta incominciando a carburare volume (oltre 146.000 ettolitri nel 2014). Un ulteriore sbilanciamento verso le Doc poi si potrebbe avere dopo la eventuale costituzione della Doc per tutto il Pinot grigio racchiuso oggi nella Igt Delle Venezie, che sposterebbe un ulteriore volume di oltre 1 milione di ettolitri a favore delle Doc. I vini da tavola rimangono comunque la categoria a maggior volume.

Fonte: www.uiv.it/cera-una-volta-la-piramide/

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