Il mercato delle bevande in Italia ha dovuto affrontare una serie di sfide negli ultimi anni. Il consumo complessivo di alcolici, il cui picco fu registrato nel 1970, è diminuito gradualmente negli anni. Il consumo di soft drinks è rallentato tra il 2008 e il 2012. La difficile situazione economica ha avuto un ruolo determinante in questa tendenza con i consumatori che tagliavano le spese su elementi non essenziali e il canale di vendita ha sofferto, in particolare, sia per le bevande analcoliche che alcoliche.
Tuttavia, non ci sono solo brutte notizie. I consumatori italiani possono bere meno vino ma negli anni scorsi l’Italia si è aggiudicato un record mondiale nella produzione di vino con oltre 5,4 miliardi di litri (battendo i cugini Francesi che si erano attestati sui 5,2 miliardi) ed è stabilmente tra i primi produttori al mondo e 1°esportatore negli USA. E sul mercato domestico, si prevede una crescita nel medio lungo termine sia per le bevande alcoliche sia analcoliche.
Partendo da questa base TRADEX ha voluto tastare il polso delle situazione andando ad intervistare direttamente i Clienti sul campo per analizzare con loro gli elementi chiave che andranno a caratterizzare il mondo delle marcatura dei prossimi anni. I risultati sono stati in parte sorprendenti.
- Inevitabilmente, le difficili condizioni commerciali portano ad una forte concorrenza e i produttori di bevande lavorano sodo per guadagnarsi la loro quota di spazio sugli scaffali e la fedeltà dei consumatori. Questo è particolarmente vero nel mercato interno dove prodotti alimentari e bevande sono in gran parte venduti e distribuiti da catene di supermercati e nel settore alcoolico i consumatori tendono a bere meno ma di migliore qualità.
- In termini di produzione, questa competizione si traduce nella necessità di massimizzare l’efficienza in tutte le operazioni il che comprende evitare gli errori o gli scarti come quelli derivanti dai codici di scarsa qualità o dai fermi macchina. Solo il produttore può veramente calcolare i costi specifici sostenuti a causa dei tempi di fermo delle sue attrezzature, ma tutti gli attori concordano sul fatto che l’impatto dei tempi di produzione sprecati è significativo.
- Allo stesso tempo, i proprietari del brand sono sempre più orientati ad aggiungere valore alla loro etichettatura dei prodotti, ad esempio attraverso l’introduzione di contenuti interattivi che, attraverso l’introduzione di QR code, collegano a contenuti audio o video ospitati sul Web.
- La mutata sensibilità dei produttori verso il packaging ed il design, permette ancora una volta al QR code di esprimere molteplici applicazioni che attirano i consumatori e proteggono l’integrità del prodotto. È d’esempio quanto accade a Singapore, ove i QR code inseriti nel design di una nota marca di birra aiutando i single incontrarsi, mentre la Pernod Ricard ha annunciato l’intenzione di introdurre QR code su tutte le sue confezioni come misura anti-contraffazione. Sono sempre più le aziende che affermano che i QR code sulle confezioni di alcol sono l’unico modo per sradicare le imitazioni.
In virtù di questa analisi, oggi lo specialista della marcatura ed etichettatura deve non solo garantire la tracciabilità del prodotto ma dare il suo apporto per:
- Aumentarne la visibilità
- Mantenere un’alta efficienza produttiva
- Aiutare la valorizzazione del brand
- Proporre sistemi anticontraffazione
Questi sviluppi stanno creando una domanda di soluzioni di codifica che siano in grado di marcare tutto, dalle semplici date di scadenza ai loghi complessi su imballaggi primari, secondari e sugli espositori per scaffali. Un codice efficace può quindi diventare parte integrante del design della confezione, non solo un componente aggiuntivo necessario per trasmettere informazioni di base. Ciò è particolarmente importante per il settore premium. Poiché i designer di confezioni sfruttano sempre più questa capacità, le attrezzature di codifica e marcatura si stanno evolvendo per tenere il passo. Codificatori a prova di futuro, offrono l’opportunità di integrare in qualsiasi momento componenti aggiuntive permettendo agli utenti di reagire in fretta al mutare delle tendenze legislative, del Cliente e del mercato di destinazione. E tenendo conto della sempre crescente pressione delle normative in ambito di tracciabilità, la tecnologia di marcatura e codifica efficace può aiutare i proprietari di marchi di bevande pregiate sia a resistere alla contraffazione che a facilitare la tracciabilità dei prodotti.
Ed i costruttori di tali tecnologie stanno a guardare? No di certo Linx Printing Technology (rappresentata da oltre 20 anni in Italia da TRADEX) che con le nuove classi di prodotto CJ400, 5900 e 7900 ha già reso disponibile le tecnologie modulari idonee ad una marcatura semplice ed affidabile ma che, davanti a mutate esigenze, possano ampliare le loro funzioni con perfomance avanzate.
Di fatto chi si affida a Linx oggi può avvalersi di una soluzione base affidabile e dai costi di esercizio sempre contenuti ma che con una semplice upgrade software può gestire inchiostri anticontraffazione, marcare QRcode, aumentarne la velocità di stampa, ampliare il monitoraggio dello stato di funzionamento del marcatore attraverso uno smartphone con connessione internet attiva. Lo stesso vale sul packaging secondario ove l’alta definizione con tecnologia tradizionale Linx IJ375 o con inchiostri in cartuccia (Linx TJ725) garantisce la personalizzazione dei cartoni con messaggi complessi in alta definizione contenenti loghi e barcode.
Per ulteriori informazioni:
Tradex srl tel. 0331.756.411 e-mail, www.tradexsrl.com
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