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Riccardo Illy, e il suo gruppo del caffè, si è accordato con Federico Grom e Guido Martinetti (cfr foto a fianco), per rilevare il 5% dell’azienda piemontese Grom attraverso un aumento di capitale da 2,5 milioni riservato al gruppo veneto. Grom, che è già un marchio riconosciuto nel segmento del gelato, vale 50 milioni. Tantissimo, considerando che è un marchio giovane con una cinquantina di negozi (45 gestione diretta e 10 in franchising) e 30 milioni di fatturato. All’azienda è stato riconosciuto un approccio innovativo per la categoria nella comunicazione verso il cliente, individuandone il motivo nell’attenzione agli aspetti di sostenibilità economica ed ambientale La produzione è centralizzata in un unico grande stabilimento dove vengono prodotti i semilavorati i quali, dopo esser stati confezionati e surgelati, vengono distribuiti ai negozi della catena per essere finalizzati e venduti.


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Illy – che oramai ha raggiunto un fatturato di circa 350 milioni – in passato aveva caldeggiato l’idea di quotarsi in Borsa, e nel frattempo ha fatto un po’ di shopping nell’alimentare, un settore in cui l’Italia viene ancora riconosciuta come un eccellenza a livello mondiale. E proprio attraverso due controllate del gruppo veneto come il cioccolato di Domori e la frutta candita di Agrimontana, Illy conosce da tempo Grom dato che è uno dei suoi fornitori. Adesso si potrebbe aprire un nuovo capitolo con il caffè, del resto Grom con il freddo ha iniziato a servire anche la cioccolata calda. Ma le sinergie potrebbero aumentare anche nell’altra direzione portando il gelato nella rete distributiva di Illy che è già presente in 140 Paesi al mondo. + info: www.grom.it/www.illy.it

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