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Avanza e trova sempre più consensi il fenomeno AYCE, All You Can Eat, il ‘tanto per poco’, oppure… ‘mangia quanto vuoi a prezzo fisso’. E ora una ricerca misura l’entità del fenomeno e il grado di soddisfazione dei consumatori. A SAPORE 2012, il salone internazionale dedicato a food&beverage extradomestico in corso a Rimini Fiera fino a domani, questa mattina è stata presentata una ricerca (*) condotta da Smart Research su un campione rappresentativo della popolazione italiane e coordinata dal Prof Daniele Tirelli, presidente di POPAI Italia, in collaborazione con Rimini Fiera. Il 48% degli Italiani trova (in barba alla dieta) la formula All You Can Eat coerente con il proprio modo di intendere l’alimentazione.

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L’88% di coloro che hanno fatto l’esperienza AYCE è stato soddisfatto della qualità offerta. Il 95% ha trovato il conto conveniente o molto conveniente. Il 73% di coloro che hanno provato una simile tipologia di ristorazione è intenzionata a ritornarvi, pur se una buona parte di essi afferma che nelle zone in cui vive ci sono pochi locali AYCE. Il 55% degli intervistati pensa che la soluzione del All You Can Eat sia compatibile con la nostra cucina tradizionale. In generale, l’indagine mostra che il 67% degli individui adulti vorrebbe la formula All You Can Eat applicata anche ai corner della ristorazione degli ipermercati.

Si sta aprendo l’epoca dei grandi formati a prezzo più basso? Sarà la formula del “quanto ne vuoi a prezzo fisso?” a ispirare ristoranti rapidi, corner, food service? L’indagine AYCE risponde chiaramente: sì. Dunque, siamo di fronte ad un notevole successo di una formula che sembra rispondere alle ansie suscitate dalla riduzione di reddito annunciata, e anche materialmente sofferta, da tante famiglie. La formula pare proprio una risposta concreta, coi consumatori assai disponibili ad approfittarne. Certo, per conquistarlo, occorre dare al cliente tutto quello che desidera, pur se ad un “prezzo” non più soggettivo. Nel largo consumo si usava definire category killer quei prodotti che rispondevano alla domanda di risparmio. Ora si può dire che c’è un mercato potenziale che dall’estetica raffinata del cibo è disposto a passare al materialismo del “tanto per poco”. La ricerca è stata realizzata su web panel su un campione di 1.297 individui proporzionale alla popolazione italiana- Fonte ISTAT (50% donne, 50% uomini; fasce d’età: 11% 18-24 anni, 21% 25-34 anni, 26% 35-44 anni, 22% 45-54 anni, 19% 55-64 anni. Area geografica: 26,4% nord-ovest, 19,1% nord-est, 19,5% centro, 35% sud e isole).

+INFO. – www.saporerimini.it

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