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Domenica 31 gennaio a partire dalle ore 10 a Villa Romanazzi Carducci alcuni tra i maggiori esperti nazionali del settore hanno celebrato questa specialità complessa ed al tempo stesso straordinaria – la cui produzione mondiale, stimata sui 24,3 milioni di ettolitri, è cresciuta del 10% tra il 2013 e il 2014 (fonte OIV) – nel seminario “Il successo dei vini rosati e aggiornamenti tecnologici”.

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L’iniziativa del Concorso, realizzato in partenariato con Accademia italiana della vite e del vino, Assoenologi e Unioncamere Puglia, ha fornito a produttori, enologi e appassionati uno spaccato del fenomeno ‘rosato’ da diverse angolature: dopo la presentazione dei dati di produzione e consumo a livello nazionale e internazionale forniti dall’OIV (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) si sono passate in rassegna le nuove tecnologie, gli aromi, la microbiologia, l’analisi sensoriale e il marketing dei vini rosati. Dopo l’apertura dei lavori della dirigente Sezione alimentazione dell’Assessorato regionale all’Agricoltura e risorse agroalimentari Rosa Fiore, statistiche, testimonianze e interventi scientifici sono state a cura del presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino Antonio Calò e del consigliere dell’Accademia Angelo Costacurta, del delegato O.I.V. per la Spagna Pablo Ossorio e dei docenti Rocco Di Stefano, Angela Capece, Vincenzo Gerbi e Davide Gaeta, rispettivamente delle Università di Palermo, Potenza, Torino e Verona. Ha concluso i lavori l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Leonardo di Gioia.

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“Il confronto con massimi esperti del settore – spiega l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia – ha dato l’opportunità ai produttori che sono intervenuti di apprendere nuove tecnologie produttive e di conoscere meglio le peculiarità dei principali mercati esteri. L’obiettivo è rendere il rosato italiano, e soprattutto pugliese, sempre più apprezzato e competitivo sui mercati internazionali. D’altronde il concorso 2015 ha confermato il rosato prodotto di qualità, da Nord a Sud del nostro Paese. Oltre alle numerose medaglie conquistate anche quest’anno da Puglia e Veneto, sono state premiate per la prima volta aziende di Sicilia e Calabria per un totale di otto regioni. Un risultato che conferma la qualità del rosato italiano su cui continuare a investire”.

Il IV Concorso Nazionale dei Vini Rosati d’Italia è un’attività del progetto “Apulia Felix in masseria – Il Tratturo dell’olio e del Rosato”, una delle due proposte con cui la Regione Puglia partecipa all’iniziativa “Expo e Territori”, l’intervento dedicato alla scoperta delle eccellenze agroalimentari italiane, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di Coesione.

FONTE: www.pugliain.net/24108-2/

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