Saranno 68 i produttori altoatesini presenti a Vinitaly 2012 e le loro aspettative sono decisamente positive, sull’onda di un 2011 che si è concluso con grande soddisfazione per l’Alto Adige del vino: decisa tenuta del mercato interno (che assorbe da solo quasi il 70% del venduto) e buone performance dell’export con un + del 10%. Al Consorzio Vini Alto Adige fanno capo 148 produttori, suddivisi tra 14 cantine sociali, 55 tenute agricole e 79 vignaioli. In tutto la viticoltura altoatesina interessa 5.300 ettari: solo 0,7% della superficie vitata nazionale che ha conquistato addirittura il 5% dei riconoscimenti della critica italiana a fine 2011. Addirittura 2 vini bianchi su 3 premiati vengono dalle vallate dell’Alto Adige. La nostra parola d’ordine è qualità dicono d’altra parte al Consorzio Vini Alto Adige.
Siamo riusciti a mantenere salde posizioni sul mercato italiano e registrare un bell’incremento su quelli esteri. Due sono principalmente i motivi del successo dei nostri vini: da anni garantiamo un rapporto qualità / prezzo che ha pochi eguali – dice Martin Foradori della cantina Hofstätter e vicepresidente del Consorzio Vini Alto Adige – ma sono anche anni che ci impegniamo sul piano qualitativo, proponendo vini di carattere che interpretano in modo impareggiabile i nostri vitigni. Hansjörg Prast dell’agenzia per l’export della Camera di Commercio di Bolzano aggiunge Abbiamo per il prossimo triennio approvato la nostra strategia che punta sull’immagine dell’Alto Adige come terra di grandi vini bianchi e che si concentra sui nostri mercati principali, naturalmente l’Italia ma anche la Germania che assorbe il 16% dell’export altoatesino e la Svizzera che si attesta attorno al 6%. Anche il mercato Usa è diventato per noi di primaria importanza, oggi rappresenta una quota dell’8% ma puntiamo molto su una progressiva crescita.
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