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Il più grande produttore di birra giapponese, Asahi Group Holdings, ha raggiunto un accordo preliminare per acquistare da SABMiller (ora AB InBev)  i marchi Peroni e Grolsch per oltre 400 miliardi di yen (circa 3,5 miliardi di dollari, pari a 3,1 miliardi di euro). Lo scrive il quotidiano ‘Nikkei’ che, in prima battuta, ha riportato che l’offerta di Asahi è stata decisa nel Cda di ieri e successivamente che è stato raggiunto un accordo di massima con SABMiller (ora AB Inbev).

gamma-peroni-nastro-azzurro

L’accordo rientra nella strategia Asahi di svilupparsi sul mercato internazionale della birra. L’interesse di Asahi per la birra italiana e per quella olandese era già emerso nelel scorse settimane. Al gruppo giapponese si era poi aggiunto quello di altre cordate, come il produttore filippino della San Miguele la Fraser and Neave del gruppo thailandese Thai Beverage, ma anche fondi d’investimento come Kkr e Pai Partners. Asahi vanta una quota sul mercato giapponese del 38% con la fortissima etichetta Super Dry, ma vuole crescere fuori dall’arcipelago orientale. Per compensare la stagnazione dei consumi interni dovuti al cambio di gusti della popolazione, che non solo sta invecchiando sensibilmente ma sta anche apprezzando sempre di più il vino. Le birre Asahi sono commercializzate anche nei Paesi europei soprattutto nella ristoranti etnici giapponesi. In Italia la birra Asahi è attualmente distribuita da Biscaldi Import di Genova.

I marchi  birrari Peroni e Grolsch sono considerati due marchi relativamente piccoli in termini di volumi mondiali, ma sono marchi “premium”, quindi molto appetibili dal mercato. AB InBev si era dimostrata disponibile a cederli per non incorrere in possibili questioni di concorrenza sul mercato europeo, data la compresenza di numerosi altri marchi premium appartenenti al nuovo super gruppo birrario. Va inoltre considerato che un programma di cessioni da parte di AB InBev è funzionale alla riduzione del debito della compagnia che si è notevolmente accresciuto dopo l’acquisizione di Sab Miller. Birra Peroni è il secondo più grande produttore birraio,  in Italia mentre Grolsch è il terzo più grande produttore in Olanda

INFOFLASH/BIRRA PERONI

Peroni fu fondata nel 1846 a Vigevano da Francesco Peroni e venne rilevata nel maggio 2003 dal gruppo anglo sudafricano SabMiller, che ne acquistò un iniziale 60% per 246 milioni di dollari per poi salire al 99,8% nel febbraio 2005.  L’arrivo nella scuderia SabMiller ha consentito a Peroni di espandere la sua presenza all’estero, soprattutto grazie al marchio premium Peroni Nastro Azzurro. In Italia la produzione annua di Birra Peroni ammonta a ca. 4,9 milioni di ettolitri di birra – che vengono prodotti nei 3 stabilimenti di Roma, Bari e Padova – dei quali oltre 1 milione sono esportati. I marchi prodotti da Birra Peroni sono: PERONI, la birra più conosciuta in Italia, NASTRO AZZURRO, la birra italiana più venduta all’estero, e altri prestigiosi marchi nazionali quali TOURTEL, PERONI GRAN RISERVA DOPPIO MALTO, PERONI GRAN RISERVA ROSSA, PERONI GRAN RISERVA PURO MALTO, PERONI FORTE, PERONI SENZA GLUTINE, PERONI CHILL LEMON, PERONCINO, RAFFO, CRYSTALL WUHRER e WUHRER. Birra Peroni rappresenta il secondo più grande player birraio sul mercato nazionale e uno dei simboli del Made in Italy nel mondo, grazie alla conquista, con Nastro Azzurro, di mercati importanti in più di 60 Paesi.

 

+info: www.birraperoni.it

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