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Sebbene il pasto in casa sia un momento ancora molto importante, diverse sono le occasioni del mangiare e bere fuori casa apprezzate dagli italiani. Pizzerie e ristoranti sono l’icona classica, amati dai più e seguiti a ruota dalla colazione al bar. Al terzo posto a pari merito ecco comparire l’happy hour e le degustazioni di vino/cibo, amati entrambi da circa 4 italiani su 10. L’happy hour è una tradizione più recente e giovanile, apprezzata anche da un pubblico adulto: se in generale piace a 4 italiani su 10, fa registrare un vero trionfo tra i giovanissimi (fra i 16 e i 24 anni dicono di amarlo in 7 su 10). La maggior parte degli italiani, circa 6 su 10, sperimenta almeno sporadicamente l’ebbrezza dell’aperitivo, e l’appuntamento è almeno settimanale per un terzo dei giovanissimi. L’happy hour è apprezzato soprattutto perché è un’occasione per frequentare gli amici e trascorrere serate piacevoli e poco impegnative. Del resto, sedersi comodamente a chiacchierare in un ambiente tranquillo, ascoltando buona musica è quello che cercano più spesso i frequentatori di happy hour.

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Non trascurabile anche l’aspetto economico: l’happy hour permette di mangiare e bere contenendo le spese. Quasi 2 frequentatori su 3, peraltro, dichiarano di non spendere più di 8 euro per l’aperitivo. Si possono identificare 3 macro-gruppi di seguaci dell’happy hour. gli affezionati, che rappresentano il 18% dei frequentatori (pari al 10% della popolazione). L’happy hour è per loro un appuntamento almeno settimanale. Sono per lo più giovanissimi (16-24enni) e spesso studenti. Si tratta quasi di un rito: spesso nello stesso giorno della settimana e nel posto di fiducia (di solito il pub); rigorosamente con gli amici, bevendo preferibilmente un cocktail alcolico. gli assidui, che rappresentano il 26% dei frequentatori (pari al 15% del campione totale), sono coloro che si concedono l’happy hour un paio di volte al mese. Sono per lo più i 25-34enni, ceto impiegatizio. Per costoro l’happy hour è sperimentazione di luoghi sempre diversi; preferiscono le enoteche e talvolta le birrerie; e la bevanda preferita è tipicamente il vino. infine gli occasionali, la gran parte della popolazione (56% dei frequentatori, ossia il 33% del totale), che sono coloro che vanno all’happy hour più raramente, al massimo 1 volta ogni 3 mesi. Sono meno giovani (per lo più 35-54enni) e spesso residenti al Sud e nelle Isole. Di solito si lasciano trascinare da altri anche nella scelta del luogo, ma preferiscono i bar/caffè o anche i circoli/club. Per loro, più che la rete amicale, i compagni di happy hour sono il partner o la famiglia. La bevanda preferita? Per lo più analcolica.

+INFO: www.federvini.it/

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