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Grazie alla riduzione delle scorte, il mercato del vino negli Stati Uniti tende all’equilibrio fra domanda e offerta. In questo contesto le importazioni dall’estero aumentano. Tale fenomeno si deve al fatto che la produzione domestica sta cercando delle alternative al mercato della California, come di altri Stati, sempre più in difficoltà a causa della diminuzione dell’offerta dovuta in gran parte all’aumento dei prezzi di produzione che riducono drasticamente i profitti delle aziende locali. Questo è lo scenario che emerge dalle analisi sull’andamento del mercato del vino negli Stati Uniti pubblicate dal “Rabobank Wine Quarterly Q2 Report”.

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In questo contesto i vini italiani perdono quota. Secondo quanto reso noto dall’Italian Wine & Food Institute, è continuato, nel primo semestre dell’anno, il trend negativo delle esportazioni vinicole italiane verso gli USA. In tale periodo infatti l’Italia ha fatto registrare una diminuzione del 4,1% in quantità e del 3,9% in valore, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Nonostante tale perdurante trend negativo l’Italia, continua tuttavia a mantenere la prima posizione fra i paesi esportatori. La flessione delle esportazioni italiane e’ però preoccupante in quanto risulta in controtendenza rispetto al trend delle importazioni USA che sono aumentate del 25,1% in quantità e del 5,7% in valore ed al fatto che tutti i principali paesi esportatori verso gli USA hanno fatto registrare notevoli aumenti in quantità e più modesti in valore, a conferma della competitività dei loro prezzi. Nell’ordine, il Cile con il 116% in quantità ed il 43,3% in valore, l’Argentina con il 62,7% in quantità ed il 18,9% in valore, l’Australia con il 19,2% in quantità e con il -0,9% in valore, la Francia con il 15,5% in quantità ed il 12,6% in valore e la Spagna con il 7,2% in quantità e con il -2,6% in valore, hanno confermato il trend positivo del mercato vinicolo statunitense.

Complessivamente, nel primo semestre dell’anno, sempre secondo la nota dell’Italian Wine & Food Institute, l’Italia ha esportato 1.225.470 hl, per un valore di $599.268 mila rispetto ai 1.277.320 ettolitri, per un valore di $623.591 mila del corrispondente semestre del 2011. Al secondo posto si posiziona l’Australia con 956.020 ettolitri, per un valore di $224.966 mila. Al terzo posto si piazza il Cile con 848.700 ettolitri, per un valore di $160.274 mila. Segue l’Argentina con 737.920 ettolitri, per un valore di $156.759 mila. Al quinto posto si posizione la Francia con 435.560 ettolitri, per un valore di $374.671 mila, seguita dalla Spagna con 309.450 ettolitri, per un valore di $100.618 mila.Il totale delle importazioni vinicole USA, conclude la nota dell’Italian Wine & Food Institute, e’ ammontato, nel primo semestre dell’anno, a 5.054.510 ettolitri, per un valore di $1.863.327 contro i 4.040.880 ettolitri, per un valore di $1.763.292 del corrispondente periodo del 2011

+info: www.italianwineandfoodinstitute.com/

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