Anche lo IARC (International Agency for Research on Cancer) l’agenzia dell’OMS per la ricerca sul cancro, ha confermato che il caffè non è cancerogeno, dopo il parere elaborato dagli esperti internazionali, parere che sarà pubblicato prossimamente.
Nel 1991 la bevanda era stata classificata come 2b (possibile cancerogeno), ora è stata inserita nella categoria 3, dove non risultano esserci correlazioni tra caffè e tumore.
Secondo le nuove risultanze, lo IARC ne evidenzia addirittura l’ effetto protettivo su due tumori, quello del fegato e dell’utero.
Viene altresì valutato positivamente un consumo medio di 3-4 tazzine al giorno per un soggetto sano, non affetto cioè da particolari patologie a livello cardiocircolatorio, gastrico ed epatico.
Come organizzazione di categoria siamo particolarmente fieri in quanto viene confermato quanto espresso nel corso del convegno organizzato da ICA (Associazione Italiana Caffè aderente a Federgrossisti-Confcommercio) in collaborazione con WeberShandwick, tenutosi a Milano lo scorso 10 marzo, dal titolo IL RUOLO DEL CAFFE’ SULLA SALUTE, LE PIU’ AGGIORNATE EVIDENZE DALLA RICERCA SCIENTIFICA ed illustrate da eminenti professionalità, quali: prof. A. D’Amicis (già direttore UO INRAN), prof. G. F. Gensini (presidente CESMAV), d.ssa S. Sieri (fondazione IRCCS), prof. L. Scalfi (Università Federico II di Napoli), prof. D. Del Rio (Università degli studi di Parma), prof. G. Graziosi (presidente DNA Analitica srl), Ing. M. Petracco (Univesità del caffè di Trieste).