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Eccellente annata per l’enologia siciliana: l’edizione 2013 della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso premia ben diciannove aziende con altrettanti vini, a conferma del ruolo di leader dell’enologia meridionale che da anni la regione s’è guadagnata. Tre premi in più dello scorso anno significano che il comparto vinicolo siciliano ha deciso di dare battaglia in un momento di grande difficoltà dello scenario economico (del vino e non) puntando sulla qualità. E in questo senso i suoi migliori produttori sono ormai esperti, forti di una serie di terroir unici e di vitigni tipici straordinari. E non possiamo che iniziare dall’Etna la nostra ricognizione. Anno dopo anno le terre alle pendici del vulcano attivo più grande d’Europa si confermano una delle zone più affascinanti del panorama italiano, capaci di calamitare attenzione e investimenti da altre zone della Sicilia e non solo. Quest’anno abbiamo ben tre Etna Bianco, quello di Cottanera, ’11, e due 2010, A’ Puddara di Fessina e il Quota 600 di Graci, meravigliose espressioni del Carricante. Per rossi abbiamo una conferma con il Contrada Porcaria ’10 di Passopisciaro, e poi Archineri di Pietradolce, il Feudo di Russo, il Santo Spirito nella ricca scuderia di Terre Nere, tutti del 2010, e infine il Cirneco ’09 della Terrazze dell’Etna. Poco lontano torna al successo il Rosso del Soprano ’10 della Palari, quest’anno più disteso e convincente del celebre Faro.

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Anche quest’anno tra i Nero d’Avola non sono mancate le eccellenze: il Saia ’10 di Feudo Maccari, il Neromaccarj ’08 di Gulfi, l’eccellente Tripudium ’09 della Pellegrino, al suo debutto, cui vanno aggiunti due blend a base di nero d’Avola e vitigni internazionali, il Cygnus ’10 di Tasca d’Almerita e il Noà ’10 di Cusumano. Eccellente il Cerasuolo di Vittoria Giambattista Valli ’09 della Feudi del Pisciotto, e per finire ancora due bianchi. Si presentano in grande spolvero due grandi Chardonnay di due celebri maison, nelle loro migliori edizioni di sempre: sono lo Chardonnay di Planeta e lo Chardonnay Grand Cru di Rapitalà, entrambi del 2010. A chiudere questa lunga serie, l’ormai immancabile Passito di Pantelleria Ben Ryé ’10 di Donnafugata, un classico.Diciannove grandi vini, che sono stati scelti da un folto gruppo di oltre cinquanta finalisti, etichette che non vi raccomanderemo mai abbastanza. A tutto questo si aggiungono note positive, dato che i prezzi delle uve e dei vini siciliani sono in ascesa, e le cifre dell’export anche quest’anno sono precedute dal segno +.

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I TRE BICCHIERI GAMBERO ROSSO 2013 DELLA SICILIA
Cerasuolo di Vittoria Giambattista Valli ‘09 – Feudo del Pisciotto
Chardonnay ‘10 – Planeta
Contrada Porcaria ‘10 – Passopisciaro
Cygnus ‘10 – Tasca d’Almerita
Etna Bianco ‘11 – Cottanera
Etna Bianco A’Puddara ‘10 – Tenuta di Fessina
Etna Bianco Quota 600 ‘10 – Graci
Etna Rosso Archineri ‘10 – Pietradolce
Etna Rosso Cirneco ‘09 – Terrazze dell’Etna
Etna Rosso Feudo ‘10 – Russo
Etna Rosso Santo Spirito ‘10 – Tenuta delle Terre Nere
Grand Cru ‘10 – Rapitalà
Neromaccarj ‘08 – Gulfi
Noà ‘10 – Cusumano
Passito di Pantelleria Ben Ryé ‘10 – Donnafugata
Ribeca ‘10 – Firriato
Rosso del Soprano ‘10 – Palari
Saia ‘10 – Feudo Maccari
Tripudium Duca di Castelmonte ‘09 – Carlo Pellegrino

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