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La crisi sta cambiando le abitudini dei consumatori. Non più carrelli stracolmi di generi alimentari, che spesso si traducevano in sprechi ingiustificati di cibo. La necessità di risparmiare ha portato ad una spesa più oculata e alla riscoperta dei punti di vendita sotto casa.

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Quei negozi dietro l’angolo in cui è più facile stabilire un rapporto amichevole con l’esercente che guida il cliente alla ricerca dei prodotti più interessanti e, spesso, lo aiuta rispolverando la vecchia usanza del libricino del credito per pagare i conti a fine mese. La grande distribuzione ha subito intuito il cambiamento e sta aprendo piccoli supermercati di prossimità, proprio per venire incontro al consumatore che privilegia sempre più la spesa day by day per spendere di meno. Latteria Soresina, azienda leader del lattiero caseario, con un fatturato di oltre 308 milioni di euro nel 2015, in crescita tra gennaio-agosto 2016 del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (prevede di chiudere il 2016 a 323 milioni di euro), è tra le prime realtà che ha colto al volo questo trend e lo sta cavalcando. Senza abbandonare la sua vocazione per la grande distribuzione, che si conferma il core business aziendale, sta allargando la propria attività negli esercizi commerciali di prossimità, candidandosi a diventare tra i più importanti fornitori di questo genere di strutture.

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Numerosi prodotti della Latteria Soresina anche a marchio Latte Milano, Latte Bergamo, Pavilat e Clab (marchi di proprietà del Consorzio Produttori Latte Lombardia e acquisiti a maggio 2013), sono, infatti, distribuiti prevalentemente in canali alternativi a quello primeggiante della Grande Distribuzione Organizzata, come quelli tradizionali e ho.re.ca., tramite l’area di business della Tentata Vendita che conta più di 100 furgoni e 130 persone addette e che viene definita dall’azienda Vendita Dinamica. Infatti il dinamismo si nota: l’andamento delle vendite di Latteria Soresina in questi esercizi commerciali di prossimità ha avuto un trend brillante, a conferma che il fenomeno è in espansione: 8.392 clienti serviti nel 2015 (+4% rispetto al 2014), con una proiezione di chiusura per il 2016 di oltre 8.550 (+2% rispetto al 2015). Fatturato 2015 di 29.237.569 € (+5% rispetto al 2014) e nel periodo gennaio-agosto 2016 in incremento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una stima di chiusura per il 2016 di 30.400.000 €.

 

Latteria Soresina è anche riuscita a orientare il carrello delle proprie forniture, ribaltando la scala delle priorità delle logiche di questo tipo di vendita. Se fino a qualche anno fa al primo posto indiscusso tra i prodotti più venduti nella distribuzione giornaliera c’era il latte fresco, ora si stanno imponendo i prodotti principe della Latteria Soresina: Grana Padano e Burro oltre ad una serie di prodotti accuratamente selezionati dall’azienda. Il mercato del latte fresco sta conoscendo una flessione: nel 2015 un calo dell’8% rispetto al 2014 e un ulteriore calo del 7% nei primi sei mesi del 2016 rispetto ai corrispondenti del 2015. Ebbene in questo canale Latteria Soresina ha fatto dei propri prodotti core il cavallo di battaglia, registrando a valore nei primi otto mesi del 2016 un +9% sul Grana Padano ed un +12% sul Burro, che sono diventati oggi tra i prodotti più distribuiti da Latteria Soresina in questa area di business.

 

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L’attenzione all’andamento dei consumi si accompagna sempre a una sensibilità ecologica. L’azienda ha ottenuto di recente da CSQA, la certificazione di ente terzo della carbon footprint dei propri prodotti, secondo la norma ISO TS 14067:2013. La carbon footprint è un indicatore ambientale che misura l’impatto delle attività umane sul clima globale. Esprime quantitativamente gli effetti sul clima da parte dei gas climalteranti (o gas serra) generati da un prodotto nel suo intero ciclo di vita. Questa certificazione è garanzia di un impegno costante dell’azienda nel rispetto dell’ambiente, in quanto è subordinata a una sorveglianza periodica. Latteria Soresina ha recepito le indicazioni della Ue, che ha indicato l’obiettivo del 2020 per definire come le imprese potranno/dovranno comunicare in etichetta l’impronta ambientale dei loro prodotti. In questo modo il consumatore europeo potrà fare una scelta consapevole di prodotti sostenibili. La misurazione di carbon footprint rappresenta per Latteria Soresina la prima esperienza in termini di valutazione d’impatto ambientale con approccio a ciclo di vita, il che si traduce nell’inizio di un percorso di monitoraggio e miglioramento delle proprie prestazioni ambientali. Latteria Soresina punta molto inoltre su importanti investimenti rivolti a soddisfare le crescenti e mutevoli richieste del mercato.

 

+info: www.latteriasoresina.it

 

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1 Commento

  1. SILVIO LOMBARDO Reply

    BUONA SERA,
    AMO LA PROVOLA SORESINA E CHIEDO GENTILMENTE COME E DOVE SI PUO´COMPRARE,VIVO A BAD SODEN VICINO A FRANCOFORTE.
    GRAZIE
    CORDIALI SALUTI
    SILVIO LOMBARDO

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