Secondo Fonterra, massimo esportatore mondiale del dairy, i fattori alla base della domanda di consumo sono avere alimenti autentici il più vicino possibile al loro stato naturale e dunque senza additivi e poco elaborati, che siano salutistici e benefici per la dieta, mirati alle varie necessità, dunque adatti per l’attività fisica, per i giovani come per gli anziani.
Inoltre debbono essere sostenibili, cioè poco impattanti sull’ambiente e prodotti nel rispetto delle condizioni etiche e sociali, ma anche trasparenti, cioè affidabili nelle informazioni che sono dichiarate riguardo l’origine ed il metodo di produzione, in altri termini tracciati dal campo alla tavola. Riguardo ai nutrienti, un’attenzione sempre più crescente sarà volta alle proteine, importanti non solo per l’alimentazione sportiva, ma per quella quotidiana di ogni persona. Da ridurre invece il contenuto di zuccheri, fattore chiave per combattere l’obesità ormai dilagante.
Determinanti saranno poi la tipologia delle porzioni ed il packaging, dato che i consumatori richiederanno alimenti in confezioni sempre più mirate ai loro bisogni ed usi. Questo visto il crescente numero dei single, delle occasioni di consumo particolari come i quick dinner, la necessità di dare una merenda pronta per i ragazzi, ma anche quella di avere accesso ad ingredienti particolari di alto valore e qualità per cucinare un pasto “da masterchef ” per gli amici. Bisogna poi tener conto della rivoluzione digitale che ha radicalmente modificato il modo di interagire col cibo, per cui acquisto e consumo sono sempre più correlati ai social media. Tutto questo richiede un investimento continuo nella ricerca per l’innovazione.
Fonte: Leo Bertozzi di CLAL.IT su dati Food Ingredients
