Cresce del 7%, nei primi sei mesi del 2017, il fatturato di Caffè Vergnano, con dati significativi nel segmento Horeca (14,5 milioni, +6,5%) e nell’export (8,7 milioni, +5%). Raddoppia l’e commerce.
Il primo semestre 2017 è stato importante per la crescita del segmento fuori casa in Italia e all’estero – commenta Carolina Vergnano -. Il mercato del caffè sta cambiando nei modi di consumo, si amplia l’offerta all’interno delle singole categorie di prodotti e aumentano i canali di vendita. Questo nuovo scenario richiede flessibilità e capacità di risposte veloci alle esigenze sul mercato”.
La più antica torrefazione italiana, sede e stabilimenti a Santena (Torino), è presente in oltre 90 Paesi. Nella prima metà dell’anno, ha ampliato nuovo mercati nel sud-est asiatico e consolidato la presenza in Europa, dove Francia, Germania, Grecia e Polonia restano i più importanti. Accanto ai canali di vendita tradizionali, peraltro, compiono passi avanti Caffè Vergnano 1882, catena di caffetterie “a marchio” che hanno mosso i primi passi all’inizio di questo millennio e che oggi supera la soglia dei 130 locali.
Per quanto riguarda invece la seconda parte dell’anno, da Vergnano annunciano che il fil rouge della strategia aziendale sarà il nuovo posizionamento istituzionale riassunto nel claim “Caffè Vergnano, un caffè così non si prende. Si sceglie”. “Abbiamo sposato questo concetto da subito – continua Carolina Vergnano – perché pensiamo rifletta perfettamente quello che pensiamo della nostra azienda e che vogliamo trasmettere con la nostra offerta. Chi sceglie il nostro caffè sceglie un prodotto di qualità, ma anche un universo di valori che da sempre ci contraddistinguono. Siamo un’azienda italiana, alla quarta generazione di famiglia ma che ha la forza di intraprendere nuove sfide e di competere sul mercato con i big player. Un coraggio che fino ad ora ci ha premiati su diversi livelli”.
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