Dire Orvieto significa parlare della splendida città murata, sorta su un zoccolo di tufo per mano degli Etruschi e divenuta romana come Urbs Vetus (vecchia città), ma anche del prestigioso vino bianco umbro di cui Bigi è leader nel mondo.
Dalla vendemmia 2017 il celeberrimo Orvieto Bigi ha un nuovo enologo a firmare le sue bottiglie. Paolo Nardo, friulano di nascita ma toscano di adozione, è entrato in azienda, o meglio in cantina, dalla Primavera di quest’anno e ha completato la sua prima vendemmia in territorio umbro.
Laureato in Viticoltura ed Enologia presso la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Udine, Paolo Nardo arriva in Bigi da una realtà molto importante. Dopo varie collaborazione in piccole e medie realtà vitivinicole italiane, nel 2007 approda alla Marchesi Antinori dove, per dieci anni, è responsabile enologico della Tenuta Tignanello di proprietà della famiglia.
“Sono molto orgoglioso di dirigere l’azienda con più tradizione e storia nell’Orvieto” afferma Paolo Nardo “Bigi è famosa per la sua produzione di vini bianchi ma è anche conosciuta per i suoi rossi da uve Sangiovese. Sarà la mia sfida per i prossimi anni: dedicare la mia esperienza all’Orvieto ma allo stesso tempo ampliare e rendere ancora più famosi i vini rossi che Bigi già produce quali, ad esempio, il Sartiano: un blend di Sangiovese, Merlot e Pinot nero”.
Un cambio importante dalla Toscana all’Umbria ma si tratta di due territori per certi versi molto simili e con una vocazione enologica tra le migliori del nostro Paese.
Roberta Corrà, Direttore Generale di Gruppo Italiano Vini, dichiara di essere molto soddisfatta del nuovo direttore della tenuta umbra del Gruppo. “Sono certa che l’apporto professionale di Paolo Nardo farà diventare ancora più rilevante il ruolo della nostra cantina Bigi nel panorama vitivinicolo umbro. Sotto la sua guida i nostri vini potranno avere ancora più successo”.
La storia moderna dell’Orvieto è intimamente legata alla Bigi. Fondata nel 1880 per merito delle intuizioni commerciali di Luigi Bigi, è grazie a questa cantina che l’Orvieto prese le vie del mondo, acquistando consensi e fama.
La cantina possiede oggi 136 ettari di vigna piantati con cultivar tradizionali quali Grechetto, Trebbiano, Verdello, Malvasia, Drupeggio – che costituiscono l’80% della produzione dell’Orvieto – Sangiovese e Montepulciano insieme a varietà internazionali.
Con una tradizione così antica, Bigi ha saputo sempre rinnovarsi e rimanere un punto di riferimento per tutta la vitivinicoltura del territorio orvietano.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Tiziana Mori, tel. 045 6269600 –
1 Commento
Vorrei chiedere alla Bigi, se interessa, offerta di baratto per due bottiglie di Rosso ed Abboccato 1941 ottimamente conservate, come da foto mail inviate il 26.2.18. a Panattoni/Civ