Le vendite dell’intero anno sono aumentate in chiave organica del 4,3% a $ 52,33 miliardi di dollari. I volumi nel 2019 sono aumentati dell’1,1% portandosi a 561 milioni di ettolitri, di cui 495 milioni di birra. Il beneficio normalizzato è stato di 6,2 miliardi di dollari.
“Le nostre prestazioni nel 2019 sono state inferiori alle nostre aspettative e non siamo soddisfatti dei risultati. Ci sono stati molti successi, ma abbiamo anche affrontato molte sfide. Comprendiamo che dobbiamo affrontare queste sfide frontalmente e trasformarle in opportunità di successo. In qualità di produttore di birra leader a livello mondiale, il nostro impegno a far crescere la categoria della birra è irremovibile. Useremo gli insegnamenti del 2019 per posizionarci meglio per offrire una crescita superiore e redditizia sostenibile a lungo termine”.
“Abbiamo bisogno di un portafoglio più ampio di offerte per più consumatori in più occasioni, comprese bevande diverse dalla birra per soddisfare le loro esigenze”– ha affermato la società – “In quest’ambito si colloca il recente lancio di Bud Light Seltzer, le nuove bibite di AB InBev per la categoria Hard Seltzer e l’espansione nel settore dei distillati con l’l’acquisizione della distilleria Cutwater Spirits in California.
Il gruppo ha indicato un impatto di circa 285 milioni di dollari USA sulle vendite del 2020 a seguito dello scoppio del coronavirus in Cina. Anche le vendite durante il Capodanno cinese sono state deludenti, con il periodo festivo in coincidenza con l’inizio della diffusione del coronavirus. Nella nota societaria non sono ancora comprese le valutazioni per lo scoppio della pandemia in Nord America e in Europa, due aree strategiche per il business AB InBev.
Il gruppo AB InBev
Anheuser-Busch InBev è il più grane produttore di birra nel mondo con sede a Lovanio, in Belgio, ma operativa su 50 diversi Paesi . Il gruppo ha un portfolio diversificato di oltre 600 brand, che comprende marchi globali come Bud®, Corona® e Stella Artois®; marchi multi-paese come Beck’s®, Castle®, Hoegaarden® e Leffe®; e marchi locali come Aguila®, Antarctica®, Bud Light®, Brahma®, Cass®, Cristal®, Harbin®, Jupiler®, Michelob Ultra®, Modelo Especial®, Quilmes®, Victoria®, Sedrin® and Skol®.
Il patrimonio di AB InBev nella produzione di birra spazia attraverso interi continenti e generazioni: dalle radici europee, al birrificio Den Hoorn di Lovanio, in Belgio, allo spirito pionieristico della Anheuser & Co Brewery di St. Louis, negli USA, alla creazione della Castle Brewery in Sud Africa durante la corsa all’oro di Johannesburg, a Bohemia, il primo birrificio in Brasile. Grazie alla localizzazione geografica diversificata e a una presenza bilanciata tra i mercati sviluppati e quelli in via di sviluppo, AB InBev può far leva sulle capacità dei suoi circa 175.000 dipendenti situati in circa 50 diversi Paesi con 260 birrifci. Nel 2019 AB InBev ha raggiunto un fatturato di oltre 52 miliardi di dollari con circa 500 M;n di hl di birra prodotti.
+info: www.ab-inbev.com/
AB InBev in Italia
Il gruppo opera con successo anche sul mercato italiano con sede a Gallarate (VA). La società distribuisce alcuni dei marchi più apprezzati al livello globale, fra cui Becks (il marchio estero più importato in Italia), Stella Artois, Corona Extra, Bud, oltre a specialità come Leffe, Hoegaarden, Tennent’s, Spaten e Franziskaner. Realizza vendite per un volume complessivo di circa 2 Mn di ettolitri, occupando la terza posizione sul mercato italiano. La società dispone anche del micro-birrificio Birra del Borgo di Borgorose (RI), acquisito nel 2016
+Info: www.ab-inbev.it/contatti
A cura di Pasquale Muraca Beverfood.com