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AB InBev taglia posti di lavoro negli USA, forse a causa del boicottaggio della Bud Light


AB InBev ha annunciato la sua intenzione di ridurre la sua forza lavoro negli Stati Uniti tagliando centinaia di posti di lavoro nei suoi uffici. I tagli di posti di lavoro rappresenteranno comunque meno del 2% dei circa 18.000 dipendenti negli Stati Uniti. La società non ha rivelato i motivi specifici alla base dei tagli di posti di lavoro.

 

 

La decisione arriva sulla scia del forte calo delle vendite del suo marchio di punta, Bud Light, a seguito di un boicottaggio da parte dei consumatori. Il calo delle vendite di Bud Light, storicamente il marchio di birra più venduto negli Stati Uniti, può essere attribuito a una controversa campagna di marketing che ha coinvolto la personalità transgender dei social media, Dylan Mulvaney. La promozione ha suscitato critiche e ha portato a boicottaggi, inclusa la recente disapprovazione del governatore della Florida Ron DeSantis .

cfr  Bud Light: vendite diminuite del 17% dopo la partnership con l’attivista transgender Dylan Mulvaney

Brendan Whitworth, CEO dell’attività nordamericana di AB InBev, ha affermato che sebbene tali decisioni non vengano mai prese alla leggera, sono essenziali per garantire il successo a lungo termine dell’organizzazione.

Fonte: www.inside.beer

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