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Abuso consumo alcolici: BINGE DRINKING per il 14,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni


Negli anni della crisi hanno detto addio all’alcol quasi 1,7 milioni di italiani ma a preoccupare è l’elevata diffusione di comportamenti a rischio come il binge drinking (le abbuffate alcoliche) che coinvolge il 14,5 per cento dei giovani tra i 18 ed i 24 anni, in genere con aperitivi, amari e superalcolici, soprattutto in occasione del fine settimana.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’inaugurazione della campagna contro l’abuso di alcol tra i giovani da parte del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sulla base dei dati Istat relativi all’uso e all’abuso di alcol negli anni della crisi dal 2008 al 2014 secondo l’Istat. Negli anni della crisi – sottolinea la Coldiretti – sono aumentati solo i consumatori di birra (+0,1 per cento) mentre sono diminuiti sia quelli di aperitivi, superalcolici e amari (-1,3 per cento) e soprattutto quelli di vino (-2,9 per cento). I consumi di vino degli italiani sono scesi al minimo storico nel 2014 e dall’inizio della crisi – continua la Coldiretti – è sparito dalle tavole degli italiani un bicchiere di vino su cinque. In Italia sono crollati gli acquisti di vino delle famiglie e i consumi nazionali – sottolinea la Coldiretti – sono scesi attorno ai 20 milioni di ettolitri, dietro Stati Uniti e Francia, con un taglio del 19 per cento dall’inizio della crisi nel 2008.

Il forte calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani, è stato accompagnato – continua la Coldiretti – dalla preoccupante crescita fra i giovani e gli adulti dell’abitudine al consumo di superalcolici, aperitivi e amari lontano dai pasti e con frequenza occasionale, come il binge drinking del fine settimanaSi tratta di un cambiamento che – conclude la Coldiretti – occorre riconoscere per evitare il rischio di una dannosa criminalizzazione, mentre è necessario investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni. Il vino infatti è caratterizzato da un piu’ responsabile consumo abbinato ai pasti ed è l’espressione di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.

 Fonte: news  www.coldiretti.it  del 12.05.15

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