Secondo quanto riportato dai media locali Acqua Santacroce srl del gruppo Colella ha richiesto il concordato preventivo per far fronte agli ingenti debiti soprattutto nei confronti del Fisco.
La società, a causa di ingenti debiti, si trova in uno stato di insolvenza. Di qui la richiesta rivolta dalla stessa società alla sezione fallimentare del Tribunale di Roma (ove ha la sua sede legale) di ammissione al concordato preventivo, proposta il 21 marzo 2022 (con num. di Ruolo Generale 23/2022). In particolare, come si legge nella visura camerale, la Santa Croce ha presentato una domanda di “omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ovvero, in subordine, di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale e, in ogni caso, la proposta di trattamento dei crediti tributari e contributivi”.
Proprio i debiti tributari sono il punto dolens della Santa Croce, atteso che i debiti nei confronti del fisco ammontano a oltre 30 milioni di euro, come emerso dal documento dell’Agenzia delle Entrate del 24 maggio 2021 prodotto dalla regione Abruzzo nel contenzioso pendente avanti al Consiglio di Stato. A gestire questa fase, dedicata a verificare la sussistenza dei presupposti in capo alla Santa Croce per essere ammessa al concordato preventivo, sarà il commissario giudiziale avv. Giorgio Lener, nominato dal Tribunale di Roma, che esaminerà la relazione sullo stato di insolvenza della società ed ascolterà i debitori che si faranno avanti, mentre la parola finale spetterà al Giudice, dr.ssa Bordo Caterina.
Fonti:
www.infomedianews.com/acqua-santa-croce-chiesto-concordato
abruzzolive.it/la-santa-croce-chiede-il-concordato-preventivo-troppi-debiti-soprattutto-con-il-fisco/
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