L’Adoc (l’associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, degli utenti, dei risparmiatori, dei malati, dei contribuenti) ha presentato un esposto all’Antitrust verso la campagna pubblicitaria della Coop “acqua di casa mia”, ritenuta pubblicità ingannevole a danno dei consumatori. “Abbiamo presentato un esposto per pubblicità ingannevole relativamente alla campagna della Coop sull’acqua potabile – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – in quanto non appare chiaro sia l’oggetto che lo scopo di tali messaggi”. Sempre in tema di acqua potabile, l’Adoc giudica grave la presenza di arsenico in 128 comuni italiani e apprezza il diniego dell’Unione Europea a concedere la deroga ai limiti per la potabilità.
Sempre in tema di acqua potabile l’Adoc giudica grave la presenza di arsenico in 128 comuni italiani e apprezza il diniego dell’Unione Europea a concedere la deroga ai limiti per la potabilità. “E’ grave la presenza di arsenico in valori superiori alla norma in 128 comuni italiani – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – è a rischio la salute di centinaia di migliaia di consumatori. I comuni individuati adottino immediatamente misure idonee a salvaguardare la potabilità dell’acqua di rubinetto e rimborsino quanti hanno contratto malattie, anche gravi, correlate al consumo di acqua non a norma. Così non fosse, l’Adoc valuterà la possibilità di attivare una Class Action a tutela dei diritti e delle vittime dell’acqua inquinata. Ad ogni modo apprezziamo l’intervento di Bruxelles di non concedere la deroga ai comuni fuorilegge, a dimostrazione che l’acqua del rubinetto non sempre può essere considerata potabile, a dispetto di quanto viene comunicato dai messaggi pubblicitari della Coop”.
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