La rivoluzione nel mondo del vino ha un marchio a fuoco tutto italiano. Un ponte diretto, immediato e leggerissimo, privo di scartoffie e pesi burocratici, che mette in contatto il produttore con il consumatore. Si chiama Air Wines (airwns.com) e come il suo ideale “progenitore” Air BnB ha fatto con gli alloggi, si prefigge di collegare tutti gli amanti del vino in pochissimi clic.
DAI MOTORI ALLA BOTTIGLIA – “Abbiamo lavorato per anni, ognuno nel proprio campo, stupendoci di quanto semplici e a portata di mano potessero essere le innovazioni più grandi. Stavolta la chiave potremmo averla trovata noi”. A parlare è Matteo Casuccio, che insieme a Patrizio Dini è il socio fondatore di Air Wines, il primo portale dedicato al commercio di vini, senza intermediari. Originario di Follonica (GR), Matteo è, difficile a credersi, astemio. L’incontro con Patrizio avviene lontano mille miglia da vigneti, uve e calici: si parla di moto, insieme agli sport estremi una delle grandi passioni di Matteo, che nel 2015 lo portò a partecipare alla durissima Dakar: solo altri tre italiani portarono a termine la gara. A sponsorizzarlo fu proprio Patrizio, agente di una multinazionale di pneumatici. Dini stava già studiando il mercato del vino, e da lì a progettare un ingresso nel mercato il passo fu breve.
COME TI RIVOLUZIONO IL VINO – “A Follonica avevo una struttura che destinavo a uso Air BnB. La adoravo e soprattutto amavo la possibilità di fare l’albergatore, di fatto, da remoto. Con Patrizio ho cominciato a pensare alla possibilità di adottare lo stesso business model nel mondo del commercio enologico”. Così nasce airwns.com, un marketplace a iscrizione gratuita nel quale qualsiasi produttore di vino può mettere a disposizione i propri prodotti e raggiungere i consumatori, abbattendo l’intera filiera intermedia. “Per quanto eticamente possa discutersi, come in ogni ambito, c’è una gratificazione di fondo non indifferente. La filiera dell’agroalimentare è estremamente gravosa per un produttore, perché i ricarichi dei distributori e dei venditori possono essere pesanti”. Grazie a Air Wines, chi produce può ottenere un margine maggiore, e chi acquista può risparmiare sui naturali costi che una filiera completa comporterebbe.
CRISTALLINO – Come su Air BnB quindi, gli iscritti potranno mettere in vendita i propri vini o acquistarli in una sorta di vetrina virtuale. Delle transazioni, Air Wines trattiene il 10% a carico del produttore. “Il passaggio termina direttamente al consumatore. Abbiamo voluto posizionare in maniera netta e distinta la piattaforma, in un mercato dove ci sono parecchi rumori di fondo e spesso si trovano situazioni fumose. Sebbene ci siano arrivate numerosissime richieste, Air Wines non è rivolto al settore Horeca, o alle partite IVA”. Una delle parole chiave nel progetto Air Wines è “scalabilità”, che in informatica determina la capacità che un sistema ha di crescere. L’interfaccia del sito è infatti già in una nuova fase di lavorazione con l’obiettivo di tradurla in francese, tedesco, spagnolo e cinese, oltre ai già esistenti italiano e inglese.
DESTINAZIONE MONDO – “In questo modo l’estero può essere facilmente raggiunto”. Ed è un punto di forza inestimabile, che va a definire l’equazione perfetta: filiera corta e ampia scelta internazionale, che sono sostenute da un’altra intuizione fondamentale del duo Casuccio-Dini: “Abbiamo pensato a una logistica facilitata: al momento dell’ordine la piattaforma gestisce tutto il processo attraverso un mailing automatico, capace di minimizzare le operazioni a carico del produttore, compreso il ritiro presso i magazzini del venditore che avverrà entro 48 ore, ed allo stesso tempo garantire il cliente finale per una evasione rapida ed accurata”. Sfruttando inoltre un cavillo burocratico: il vino acquistato a scopi commerciali è soggetto a importanti trafile burocratiche. Quello che viaggia a uso personale, invece, sottostando a limiti di quantità, non è vincolato.
A PORTATA DI CLIC – La tracciabilità di ogni operazione è sinonimo di garanzia e controllo, oltre che di un’enorme opportunità di marketing e analisi geografica per il portale, che è destinato a crescere e implementare novità e possibilità. Al momento si contano già 110 iscritti e più di 500 etichette, solo in Italia. “Ma il futuro, e siamo piuttosto sicuri di riuscirci, approderemo anche oltre i confini nazionali. Entro settembre dovremmo sbarcare in Francia. Grazie anche a un aumento di capitale che prevede l’investimento di mezzo milione in internet marketing”. Casuccio e Dini propongono quindi una rivoluzione culturale, prima ancora che economica, nel mondo del vino. Per avere qualsiasi calice del mondo, a portata di clic.