Alberto Massucco Champagne, un nome da pronunciare tutto attaccato che si sta facendo notare nell’ecosistema delle bollicine più famose al mondo. La sua storia di italiano che da importatore è diventato produttore di Champagne è ormai cosa nota tra gli addetti ai lavori, ma sempre di più anche il pubblico di appassionati lo sta conoscendo. Ma come si è inventato questo signore piemontese classe ’49 l’idea di produrre in Champagne? “Sono sempre stato appassionato di Champagne sin da quando giovanissimo ancor quindicenne assaggiai il primo calice. Negli anni per passione ho sempre frequentato la zona, poi cinque anni fa quando sono riuscito a delegare importanti impegni lavorativi all’interno dell’azienda di famiglia impegnata nel settore della metalmeccanica, ho deciso di intensificare le mie presenze in zona, così in maniera quasi naturale è nata la volontà di investire in Champagne”.
Il tratto relazionale di Alberto Massucco è elegante e suadente come una bolla fine, intelligenza sottile per un interlocutore di livello a cui piace conversare liberamente di tutto con la sicurezza dell’imprenditore navigato, che si illumina come un ragazzino quando parla di Champagne. “Il 2022 è un anno importante perché finalmente ci sarà l’uscita sul mercato della prima tanto attesa bottiglia della linea Alberto Massucco Champagne. Sino ad oggi potremmo dire che avevamo scherzato, divertendoci a importare etichette di vigneron con cui abbiamo costruito relazioni prima di tutto di amicizia che lavorative”.
C’è grande attesa per la linea Alberto Massucco Champagne che vedrà l’uscita quest’anno con la Cuvée Mirede 100% Chardonnay, dedicata alla moglie scomparsa che per anni l’ha accompagnato e incoraggiato a vivere i propri sogni, una sorta di prova generale per il millesimato Alberto Massucco Grand Cru Blanc de Blancs in arrivo nel 2023, frutto delle prime due vendemmie 2018 e 2019. In cantiere anche un altro prodotto, Mavi, dedicato alla nipote Maria Vittoria, realizzato con Jean-Philippe Trousset, uno dei vigneron della sua linea di distribuzione, mentre lo Champagne Alberto Massucco per ora si sta prendendo il suo tempo in cantina, bisognerà attendere il 2024 per poterlo degustare e poter seguire con lo sguardo le bollicine che saliranno dai nostri calici.
“Ho capito che c’era molta attesa quando sono stato in un ristorante in Champagne e mi hanno detto che non vedevano l’ora di assaggiare il vino che porte il mio nome. Si tratta di un grande orgoglio ma anche di una grande responsabilità, in Champagne sono sempre stato accolto come uno di loro, non è stato facile perché in Francia bisogna muoversi assolutamente con grandissimo tatto e discrezione. Io sono sempre stato molto rispettoso prima di tutto del terroirr, quando hanno capito che le nostre intenzioni erano serie e affidabili si sono fidati. Saranno prodotti nella fascia medio-alta come posizionamento, abbiamo anche qualche sorpresa anche sul packaging con una bottiglia dalla livrea elegante che darà un tocco di classe in più”. Un’operazione Champagne resa possibile prima di tutto grazie alle amicizie che Alberto Massucco ha costruito in zona, prima di tutto con uno dei produttori più blasonati come Erick De Sousa, con una storia per certi versi abbastanza similare visto che la famiglia ha origini portoghesi. “Con Erick è nato un rapporto speciale, è stato anche grazie a lui che ho potuto acquistare le prime vigne in Champagne, come una sorta di garante, peraltro abbiamo portato avanti il progetto Mon idée de Cramant, una cuvée con tiratura di 500 bottiglie numerate, realizzate che verranno distribuite a primavera 2022”.
Novità ci saranno anche nel quartier generale di Castellamonte, cittadina del Canavese di cui Alberto Massucco è stato sindaco nella sua attività politica passata che lo ha visto anche approdare in Senato e più recentemente Console onorario Governo della Repubblica di Croazia per Liguria, Valle d’Aosta e ovviamente Piemonte, una terra di grandi vini che sarà un avamposto per lo Champagne. “La nostra idea è quella di avere in Italia una nostra casa dove accogliere visitatori e ospiti per far respirare loro la magia e lo stile dello Champagne . Chiaramente le vigne rimangono in Francia, non è da escludere in futuro cercare di sviluppare anche direttamente in loco a una struttura per poter fare enoturismo e far scoprire la regione a chi non è mai stato in zona”.
Oltre a essere registrato ufficialmente come produttore di Champagne, continuerà il lavoro di selezionatore e importatore in Italia di prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Rochet-Bocart e Trousset-Guillemart nella zona della Montagne de Reims, Gallois-Bouché nella mitica Côte des Blancs, Eric Taillet nella Vallée de la Marne. Vigneron indipendenti, cosiddetti Récoltant manipulant, i veri detentori della terra e della magia dello sparkling più famoso al mondo. Discorso a parte, merita il progetto al femminile Fa’Bulleuses, importato dalla sua prima produzione Isos, espressione del pensiero culturale e identitario delle sette jeunes filles, che nel 2015 si sono unite per raccontare le loro maisons. L’attività di distribuzione continuerà a essere centrale, ma è chiaro che con la produzione a marchio Alberto Massucco Champagne ci sarà un focus importante.
“In questi anni abbiamo costruito una rete di contatti in Italia, senza appoggiarci a una rete esterna di agenti, costruendo un rapporto speciale con i nostri clienti tramite distribuzione diretta”- spiega Cinzia Zanellato, responsabile dell’attività commerciale- Copriamo tutta l’Italia da nord a sud, sicuramente al momento le grandi città come Milano, Torino e Roma sono le nostre piazze principali, ma stiamo crescendo in maniera capillare anche in zone da sempre grandi consumatrici come l’Emilia Romagna e in alcune località turistiche”. Un nome nuovo balzato agli onori delle cronache enogastronomiche Alberto Massucco grazie anche al lavoro instancabile di Laura Gobbi, responsabile della comunicazione. “Sarà una primavera spumeggiante, ci sono molte novità in cantiere, la storia di Alberto Massucco è tutta da raccontare e sta riscuotendo grande interesse perché esprime una passione vera. In questi anni abbiamo fatto un lavoro sartoriale di posizionamento per arrivare sia ai professionisti del settore che al cliente finale, sempre più in crescita visti i cambi di abitudine nel consumo a casa di Champagne”.
INFO www.albertomassuccochampagne.it