Snobbare una possibile fonte di business è un peccato. Eppure, analizzando l’offerta di cocktail analcolici, molto spesso si può parlare di occasione mancata. O almeno poco sfruttata.
«I cocktail analcolici si sono sempre consumati – racconta Bruno Vanzan, che con Fabbri 1905 ha sviluppato una vera e propria carta di analcolici d’autore –. E oggi con la crescita della richiesta di centrifugati, estrazioni e bevande a base di frutta e verdura sono in molti a preparare cocktail analcolici, anche se magari non li chiamano così». Da qui l’idea della carta: «È un’opportunità per tutti – spiega Vanzan –. Per i bar diurni perché dà loro la possibilità di proporre ai clienti qualcosa di nuovo, che può essere consumato in ogni momento della giornata. Quanto ai cocktail bar, raramente hanno in carta dei cocktail senza alcol». Il risultato, quando qualche cliente li chiede, è che spesso si ritrova a bere un “Faccio io” non sempre di suo gradimento: «Una proposta strutturata di drink analcolici, magari stagionale in base ai prodotti freschi che si trovano sul mercato, potrebbe generare qualche vendita aggiuntiva che finché è lasciata all’iniziativa del cliente difficilmente arriva».
Dalla collaborazione di Fabbri 1905 con il celebre bartender Bruno Vanzan è nato il progetto “Analcolico d’autore”, che ha prodotto una cocktail list di ricette a firma di Bruno Vanzan senza alcol. «I prodotti Fabbri sono un grande alleato per chi cerca sempre qualità, praticità e replicabilità delle ricette. Gli sciroppi consentono di proporre determinati cocktail tutto l’anno, senza essere vincolato alla stagionalità degli ingredienti. In più, si possono abbinare gusti e sapori diversi per soddisfare i clienti più esigenti». Da non sottovalutare, infine, l’attrattiva che può generare una proposta in continua evoluzione: «Grazie all’ampiezza della gamma di sciroppi Fabbri – afferma Vanzan – si possono creare continuamente nuovi drink che riprendano gusti di moda del momento o introducano elementi di novità, di curiosità e di interesse nel cliente».
+info: www.planetone.it
www.planetone.it