Ci sono tanti modi per prendere il volo dai 2.000 metri di Plan de Corones. Parapendio, deltaplano, oppure stare seduti comodamente al tavolo dell’AlpiNN Food Space & Restaurant. Un luogo unico inserito all’interno del Museo Lumen, uno spazio dove il cibo di montagna sale in cattedra. Siamo saliti in cima alle montagne dell’Alto Adige con le funivia Kronplatz in una bella giornata calda di fine estate, per vivere una food experience completa tra vista e gusto.
E pensare che doveva essere un self service, questo infatti era il disegno originario che era stato pensato per questa finestra della ristorazione con vista mozzafiato su tutta l’Alta Pusteria. “Poi ci hanno chiesto se volevamo entrare nel progetto e non ci abbiamo pensato due volte insieme al socio Paolo Ferretti- spiega lo chef Norbert Niederkofler- Questo prima di tutto vuole essere un punto d’incontro in cui lo stare a tavola diventa condivisione totale, un ristorante che ha l’aspetto e l’anima di una living room. Abbiamo privilegiato l’utilizzo di artigiani e di materie prime del territorio. AlpiNN cambia l’idea di ristorante classico trasformando un pranzo, un evento o un incontro in un’occasione per avvicinarsi al food in modo diverso”.
Un concetto prima di tutto culturale, nato mettendo insieme più prospettive. Lo spirito innovativo di Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti, già ideatori con Mo-Food di CARE’s-The ethical Chef Days e Cook the Mountain, la vision internazionale e identitaria del designer Martino Gamper e la caratterizzazione anche artistica che la regione turistica di Plan de Corones sta assumendo. Una sintesi perfetta per realizzare uno spazio che dà al cibo la possibilità di essere nutrimento ed elemento che unisce. “Non c’è una vite, abbiamo utilizzato materiali componibili, dai tavoli alle luci a incastro, mentre come rivestimento sul soffitto è stato scelto un materiale come il loden con cui abbiamo fatto le divise dello staff. Un assemblaggio, dal pavimento, ai tavoli, al soffitto è tutto un incastro modulabile”.
Partito nel 2019, tra chiusure e pandemia questa è stata la prima vera stagione estiva di AlpINN che si sta conquistando lo spazio che merita tra le mete gastronomiche in Italia e non solo. In un sabato di fine estate abbiamo incontrato lo chef Norbert Niederkofler nella sua creatura, che ci ha raccontato la filosofia del progetto, per lui che è nato a pochi passi da qui nella Valle Aurina. “L’estate è andata bene, abbiamo la fortuna di avere una clientela sia italiana che internazionale, i tedeschi qui si sentono a casa e a noi piace vivere questo mix partendo da una cucina che utilizza solamente cibi provenienti dalla montagna. Una carta che varia in base alla stagionalità e alla territorialità, ogni piatto rappresenta le montagne, la fatica dei contadini e degli allevatori, la qualità dei loro prodotti, le tradizioni tramandate, la cura e la costanza. Una carta che varia in base alla stagionalità e alla territorialità, anche la carta dei vini è stata impostata prediligendo le etichette altoatesine, dalle bollicine, ai bianchi e ai rossi con qualche incursione anche fuori regione”.
Non un semplice ristorante, ma l’emblema della filosofia Cook the Mountain indaga i valori che a livello globale uniscono culturalmente e socialmente le persone che vivono la montagna come risorsa, passione, sfida e patrimonio da tutelare. Mettendo in relazione la cultura e le tradizioni di montagna con la cucina e la gastronomia di tutto il mondo, è possibile contribuire alla crescita sostenibile dell’intero pianeta e ridefinire il suo sviluppo economico-sociale esplorando gli aspetti che legano produzione, prodotto, territorio e consumo. Anche l’acqua è quella delle montagne del Trentino. “Portiamo in tavola una bottle free zone, grazie alla tecnologia Bwt, uno dei tanti modi concreti con cui ci prendiamo cura degli ingredienti, valorizzando prodotto e territorio, ci sembrava una scelta coerente con la nostra visione”. Materie prime semplici, pure e genuine sono fondamentali per far assaporare il vero gusto di una cucina di montagna locale e accessibile a tutti. Un’esperienza tutta da vivere, con un occhio anche alla sostenibilità visto che da AlpINN vengono ridotti al minimo gli scarti, dalle bucce di patate alle rigaglie della carne, fino all’acqua di cottura delle verdure, tutto può diventare un ingrediente di ricette creative.
Un modello che presto verrà riproposto anche a Livigno, grazie all’accordo con il ristorante Kosmo Taste the Mountain – Livigno & AlpiNN della famiglia Rocca proprietari del Mottolino. “Siamo molto orgogliosi che degli imprenditori veri della montagna come la famiglia Rocca di Livigno abbia deciso di collaborare in questo nuovo progetto che vedrà la luce nel dicembre 2021, una apertura in chiave olimpica. Marco Rocca e tutta la sua famiglia sono delle persone speciali che hanno capito la nostra filosofia, a Livigno il livello della ristorazione si sta alzando negli ultimi anni e noi cercheremo di portare quella che sappiamo fare valorizzando al meglio materie prime e artigiani locali”.