Nel 2010 nel cuore dell’Alta Valle del Velino nasce Alta Quota: laboratorio sperimentale di birra artigianale. Finanziato dal Fondo di Accompagnamento per l’Integrazione (FAI), il laboratorio si inserisce nell’ambito degli interventi messi a punto dal progetto Falacrina a sostegno di percorsi di integrazione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, ospiti del Comune di Cittareale (RI). Il progetto si propone infatti quale corso di formazione attraverso cui trasmettere un’ampia e approfondita panoramica sugli argomenti fondamentali per chi voglia intraprendere un’attività legata alla produzione e commercializzazione di birra artigianale e, quindi, con potenziale opportunità di lavoro per gli ospiti del progetto Falacrina.
L’utilizzo dell’acqua che si riversa nell’Alta Valle del Velino e l’avvio di produzione a Cittareale di luppolo e farro, conferisce ulteriore tipicità e valore aggiunto al prodotto finale consentendo così di esaltare ancor di più l’identità del territorio cittarealese. È nato così, nel cuore dell’Alta Valle del Velino, il laboratorio sperimentale di produzione di birra artigianale Alta Quota. Ed è proprio nel laboratorio di Cittareale che è stata elaborata la preziosa e ricercata miscela di acqua, malto d’orzo, farro (autoprodotto), luppolo, zucchero e lievito che ha dato vita all’originale birra Principessa. Si tratta di una birra artigianale, non pastorizzata non filtrata, ad alta fermentazione, rifermentata in bottiglia senza aggiunta di conservanti e additivi, con 5,8° di grado alcolico. La birra Principessa è prodotta e imbottigliata presso lo stabilimento di Borgorose – Località Piana di Spedino – 02021 – Borgorose (RI). Sebbene natoa nell’aprile 2010, la nuova birra artigianale “Alta quota” ha già ottenuto un grande successo al recente Salone del gusto di Torino, conquistando pubblico e sommelier.
+info: www.repubblica.it/solidarieta/2010/12/06/news/birra_rifigiati-9888731/ – www.ilgabbiano2010.it